Stasera
questo bosco mi fa un po paura. Profuma di fronde giovani, ma è oscuro e
misterioso.
Mi hanno raccontato una storia, su questi luoghi: tanti anni fa, una vecchia strega
lanciò una maledizione contro alcuni soldati, rei di aver massacrato unintera
famiglia di qui. Si dice che i coscritti vaghino ancora, in mezzo agli alberi, come eterei
fantasmi, e appaiano ai vivi ogni novilunio di agosto.
Un rapace notturno lancia un verso. Mi vengono i brividi. Meno male che non credo a certe
favolette!
Al buio non è piacevole camminare, perciò penso allincontro che mi attende. Carla
sarà accanto alla sorgente e mi riscalderà col suo sorriso. A dire la verità, spero non
solo con quello!
Lho conosciuta pochi giorni fa, sulla riva del lago. A differenza degli altri
paesani, non ha avuto remore a chiacchierare con un giovane straniero come me, mentre i
miei amici sbevazzavano allOsteria Vecchia. Ci siamo rivisti in paese diverse volte
e, segretamente, lho convinta a incontrarci da soli, stasera.
Sono certo che rispetterà lappuntamento.
Ecco la grossa pietra nera che mi ha indicato Carla: devo girare a destra e poi seguire
sempre il sentiero.
Che succede? Sento un urlo agghiacciante! Improvviso, flagellante.
Mi fermo, mi copro le orecchie. Mi è impossibile sopportarlo.
La notte intorno a me sta schiarendo. Mi guardo intorno. Tenui sagome si mostrano nella
boscaglia, trasparenti, rilucenti.
I miei compagni mi parlano, sono loro a circondarmi.
Ora è tutto chiaro.
Questo novilunio dagosto, come ogni anno, cerco Carla e il nostro amore innocente, e
quellincontro che il massacro operato dai miei commilitoni incoscienti ha reso, da
secoli, impossibile.
Eccolo di nuovo, lurlo della strega, crudele e addolorato, che maledice la nostra
genia.
E, di nuovo, ripiombo nelloblio.