Il funerale

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2005 - edizione 4

Barbra pettinava i suoi capelli chiari e sottili mentre guardava ancora una volta la foto di lei e Bill in vacanza a Los Angeles. Si rigirò la fede intorno all’anulare. Le lacrime scivolarono giù dai suoi occhi, composte, senza un sussulto.
Una trentina di persone vestite di scuro la attendevano giù nel salone, accanto a fiori e tavoli colmi di cibo.
La bara di Bill sembrava enorme, in fondo alla stanza irradiata di luce.
“Insomma, parliamo di morsi tremendi, non morsi di cani o di altre bestiacce... Io l’ho visto il cadavere di Bill, era tutto masticato... Non si poteva tenere la bara aperta, non era un bel vedere. Povero Bill... Era andato a cacciare e invece... E’ stato cacciato lui...”. Il signor Mills si raggelò quando si accorse che Barbra si trovava a pochi metri da lui: il silenzio si fece denso intorno a loro e Barbra sorrise con i suoi occhi tristi.
Poi prese fiato e disse:

“Quando Bill tornava a casa dalla battuta di caccia a mani vuote non diceva altro che «Barbra! Ho una fame!» e poi mi portava a mangiare fuori! Non era un granché come cacciatore...”. Barbra rise e tutti iniziarono a raccontare aneddoti su Bill.
Dopo il funerale Barbra rientrò a casa. Il silenzio era un abbraccio di ghiaccio sulle sue spalle. Ripensò alla voce di Bill. Salì le scale e si addormentò ancora vestita, sul cuscino umido di lacrime.
Nel dormiveglia avvertì dei rumori sommessi, come lo strascicare di piedi nel fango, un grattare di unghie. Una voce lontana, poi vicina, conosciuta.
La donna si svegliò di soprassalto nel buio: ascoltò il galoppare del suo cuore, dei colpi sulla porta d’ingresso, Barbra, Barbra, il cigolio della porta, i passi pesanti sulla moquette delle scale.
“Cara... Sono tornato... Ho una fame...”.

Edera

Edera è nata a Parma nel 1978 ed è laureata in Psicologia. Da sempre si dedica a numerose attività espressive, prima tra tutte il canto: è infatti cantante e autrice delle liriche della gothic metal band Domina Noctis. Dipinge, scrive poesie e racconti, ama la musica, la lettura, il web e la digital art. Da qualche anno pubblica occasionalmente racconti su e-zines del circuito dark underground. Il suo sito personale è digilander.libero.it/ladygoth.