Una storia d'amore

L'amore dà, l'amore toglie
Anonimo

 

I due uomini erano seduti da soli nella stanza, uno di fronte all'altro.
Il più giovane, quasi un ragazzo, era sconvolto e singhiozzava continuamente, mentre l'altro, ormai sul viale del tramonto, lo guardava.
Ne aveva visti tanti come lui, e ne avrebbe visti ancora, e questo pensiero lo spaventava.
Ora doveva farlo parlare, dopotutto era la sua specialità far parlare la gente.
"Hey, ti và di raccontarmi tutto? Dopo ti sentirai sicuramente meglio"
Il giovane lo guardò; aveva gli occhi rossi di pianto e una gran voglia di sfogarsi.
"Va bene"
Il vecchio sorrise, quelli come lui raccontano sempre tutto, basta saperli prendere.
"Sono tutt'orecchi".
"Io mi chiamo Luca, il cognome credo che tu lo sappia già. Ho 22 anni e sono cresciuto in un piccolo paesino in campagna, tutta gente calma, tranquilla e che badava ai fatti loro; e dove l'unico modo per incontrare le ragazze è presentarsi la domenica mattina alla messa e iniziare un qualche gioco di sguardi, e sperare di essere ricambiati.
Non era certamente il posto ideale per dei ragazzi adolescenti."
Il vecchio annuì, anche lui era cresciuto in un posto simile, ma lì erano altri tempi.
"Avevo 17 anni e non avevo ancora la ragazza, al contrario di tutti i miei amici, e mi sentivo strano.
Non so, sembra che la società, anche quella di un paesello, ti imponga in determinati momenti di avere una ragazza e di avere una relazione.
Una cosa del paese che non mi è mai andata a genio è la mentalità ristretta della gente, sempre ancorata a luoghi comuni di 50 anni fa. Se a un ragazzo piace il sesso e lo pratica allora è un grande, un playboy, è un esempio da imitare, mentre se a una ragazza piace il sesso e lo pratica è una puttana da evitare e da indicare alle bambine come cattivo esempio; e a me questo non è mai andato giù."
Il vecchio pensò che non aveva tutti i torti.
"Comunque tutto iniziò a 17 anni, il giorno di San Marco, il patrono del paese.
Tutti i bigotti e i benpensanti erano alla processione del paese, dove abbiamo la tradizione di vestire una ragazza del posto da Maria, e per me questa cosa è l'unica attrattiva per venire alla processione.
Quell'anno c'era una Madonna nuova, una ragazza che non avevo mai visto prima, e che era una cugina di una ragazza del posto che si era trasferita lì per motivi di lavoro dei genitori.
Si chiamava Luce, e portò un raggio di sole nella mia vita.
Era bionda e aveva gli occhi azzurri, e aveva quel nome strano...
Iniziò a uscire con sua cugina e a venire assieme al gruppo, dopotutto eravamo pochi giovani, e stavamo sempre assieme; e da subito me ne innamorai. Posso avere una sigaretta ?"
Il vecchio gli porse il pacchetto, il giovane si accese la sigaretta, e diede dei tiri molto lunghi, poi riprese a parlare.
"Non la corteggiai, ma io e lei eravamo sempre più vicini, e la sera di San Lorenzo io e lei eravamo da soli stesi su un prato a vedere le stelle cadenti, e senza dire nulla ci siamo baciati. E' stato molto bello.
Da lì ci siamo messi insieme, e tutto filava a gonfie vele.
Io vivevo per lei e lei viveva per me. Nel mio mondo tutto ruotava attorno a lei e io la amavo alla follia.
A Natale abbiamo fatto l'amore per la prima volta a casa mia, ed è stato il giorno più bello della mia vita, il giorno in cui lei era diventata mia per sempre."
Sembrava uno di quei fotoromanzi, hai presente? Quelli dove lui e lei si incontrano e si innamorano per sempre, e niente e nessuno può separarli, quei fottuti fotoromanzi".
Il vecchio lo fissava. "E perchè vi siete lasciati se eravate così innamorati?"
"E' stata una decisione che ha preso lei, diceva che voleva fare altre esperienze, e, anche se era innamorata, non voleva sentirsi legata e per altre cazzate del genere. E io non l'ho presa bene, mi sono sentito soffocare, mancare il respiro. E credimi, sentire che l'aria nella tua gola comincia a mancare è la sensazione più brutta di questo mondo."
Il vecchio fu percorso da un brivido lungo la schiena.
"Io sono solo andato a casa sua a parlare, a convincerla a tornare con me, lei non voleva sentire ragioni e io ero furibondo, ma non credevo che le cose potessero finire così."
Il vecchio sospirò. "Ormai è passata, e devi pagare per quello che hai fatto."
"Sì, commissario. Sa, se potessi tornare indietro non l'avrei mai strangolata".

Marco Frediani