Prima che
qualcuno, al villaggio, parlasse di quel fatto dovettero passare più di ventanni e
anche allora, chi ne parlava veniva guardato male dai concittadini. I membri più anziani
della piccola comunità ricordavano come se fossero passati appena pochi giorni e i
bambini, alloscuro del reale svolgimento dei fatti, additavano la grande casa sulla
collina, abbandonata da decenni, e mormoravano di lupi fantasma e spettri di persone morte
nella villa.
Ledera, cresciuta lungo le belle pareti dellabitazione, aveva ormai sbarrato
molte delle finestre e delle porte e i pochi che avevano osato entrare nel teatro di tanti
orrori giuravano che nellinterno lo sporco e la polvere avevano ormai invaso la
grande casa, ma in una stanza, la stanza della figlia degli ultimi abitanti della casa, i
giocattoli abbandonati sul lindo pavimento, i ninnoli, linterno dei vetri coperti di
rampicanti e persino le coperte erano puliti e intatti dal tempo come se fossero nuovi. In
effetti, fino a quel momento si erano avventurati nella villa solo due uomini ed entrambi
erano morti di morte violenta in circostanze misteriose solo pochi mesi dopo; il primo era
il vecchio parroco, un uomo buono, dicevano tutti, ritrovato nel suo letto con la gola
squarciata dal morso di un lupo esattamente un mese dopo essere entrato nella casa; il
secondo era stato John Brooks, un ragazzotto di diciotto anni, entrato nella villa per una
scommessa che gli aveva fruttato un bel gruzzolo e una morte atroce: sbranato da un lupo
mentre tornava a casa una sera, due mesi e tre giorni dopo. Ma peli di lupo non ce
nerano e nelle ferite nessuna traccia di saliva. Come poteva un animale non lasciare
tracce di sé? La superstizione aveva rapidamente preso piede tra i vecchi del villaggio
al punto che nessuno, per otto anni dallultima morte entrò nella casa.
Ma tutto ciò non poteva durare per sempre. Il silenzio che circondava quei fatti
cominciò a perdere terreno e la gente aveva sempre meno paura anche se ancora non
entravano nella villa. Dal primo omicidio erano passati quasi trenta anni e
dallultimo quasi dieci... perché avere paura di un passato così remoto? Oramai
quelli che dicevano di aver sentito un lupo ululare lungo la strada di notte o le risa di
una bambina venivano creduti pazzi o magari si diceva che avessero sognato. Ma nessuno
osava entrare nella villa. Finché Joel, il figlio del sindaco si infilò nella grande
casa, dopo il racconto del nonno. Il bambino, di appena nove anni, aveva ascoltato il
nonno parlare delle morti misteriose... I signori, marito e moglie, furono ritrovati
nella sala da pranzo, seduti ai loro posti, con le candele ancora accese nei candelabri e
quasi completamente consumate, con le gole squarciate dai morsi di un lupo, la servitù
uccisa nelle cucine o ovunque si trovasse al momento dellattacco delle belve e la
bambina... be, della bambina non ritrovarono mai nientaltro che la spilla che
portava sul fiocco tra i capelli.
Mai, nonno? aveva chiesto il piccolo.
Mai. Aveva su per giù la tua età... era piccolina e bionda, proprio una bella
bambina... il vecchio aveva sospirato prima di narrare al nipote delle altre morti
di tutti quelli che erano entrati nella casa, dai poliziotti a quelle avvenute quasi
ventanni dopo. Così, Joel, incuriosito, andò alla villa, senza paura. Nella grande
casa dai soffitti altissimi e affrescati avevano ormai preso piede le ragnatele e la
polvere, nessuna stanza pareva essersi salvata dallavanzare del tempo anche se tutti
gli oggetti erano rimasti come lultima volta che erano stati usati. In una grande
camera da letto, sul tavolo da toeletta, vi erano ancora le boccette di profumo a metà e
in una spazzola erano rimasti alcuni lunghi capelli di un biondo che era stato spento
dagli anni. Mentre il bambino stava per sollevare il tappo di una boccetta una voce di
bambina risuonò alle sue spalle: Che fai? Alla mamma non piace che si tocchino i
suoi profumi il bambino si volse di scatto. Una bambina bionda, vestita in modo che
a lui sembrava strano, stava ritta in un angoletto della stanza con unespressione
severa sul visetto.
Poteva avere la sua stessa età.
Il bambino, confuso, mormorò solo: Scusa, non lo sapevo.
Ti va di giocare? chiese la piccola. È tanto che sono sola... ma
devessere colpa di Ringhio se non viene mai nessuno... sai, lui non vuole che io
cresca allora spaventa la gente che vuole portarmi via da qui. Si guardò attorno,
come se cercasse qualcosa. Lentamente lombra della bambina si trasformò in quella
di un lupo con le fauci spalancate, pronto a balzare addosso a Joel. Lultima cosa
che sentì fu il pianto della bambina bionda.