Trafiletto di cronaca:
È altamente rischioso l'intervento per separare due ragazze siamesi iraniane di 29 anni.
L'operazione, iniziata a Singapore, durerà almeno 48 ore.
Aline e Laleh, laureate in legge, sono unite dalla testa. La separazione però è
tecnicamente possibile perché approfondite indagini hanno accertato che le due ragazze
hanno i crani uniti ma i cervelli separati. A capo dell'équipe chirurgica è il professor
Goh, di Singapore, che nel 2001 riuscì a separare due neonati del Nepal.
La sto perdendo... non posso permetterlo! Laleh, Laleh... Insieme siamo
troppo forti perché lei rimanga da sola. Piange su questo tavolo duro: mi accorgo che se
ne sta andando... va. Tutti questi anni insieme, cementate fin nel cuore... L'eco del
tempo risuona come un risucchio vizioso dentro la scatola cranica. Mi sarai accanto,
Laleh? Tu come Aline, noi Tu più me. Mi sarai accanto quando cadrò?
Gioia, mi senti? Ah, rieccoti! Giusto in tempo, prima che... Flap, flap. Farfalla rotta.
Questa nostra carne, i nervi, i tessuti connettivi... Pelle di pollo. La stanno rompendo.
Ci stanno. Non più camminare per strada come un crostaceo sbronzo. Eravamo un oggetto
inquietante che scavava solchi nella folla, finché non ci hanno catturato nella loro rete
narcotica. Sfibrano la nostra carne... È giusto invidiare il vento: il vento ha visto e
sentito tanto, sempre in sintonia con Dio. Ha visto la farfalla dibattersi sul fiore di
vischio.
Questo ronzio meccanico, simile alla nenia del muezzin, insieme a una più amorosa
pressione degli artigli di acciaio, mi riportano a te. Sei ancora qua: avverto le
vibrazioni delle tue fragili alette. Vecchia sorella, non sei nuova ai piagnistei, ma è
grazie a te che ho visto tanto e ho sentito di più. Laleh. Laleh mi cavalcava. Da un lato
e dall'altro della mia testa erano gli occhi suoi. Ora la asportano e io non so più chi
sono e chi sono dopo. Io fiore, tu farfalla.
Prima era il tuo sorriso a muovermi le
labbra; ora che tu piangi, Io parla a nessuno e Noi non parlano più a me.
Ci stanno segando l'anima in due... Un sussurro liquido in fondo al cranio. Non voglio
perderti. Non voglio. Ancora spasimo per te. Non vuole Io, non vogliamo Tu. Insieme siamo
troppo forti perché tu rimanga da sola. È dura patire gli strumenti acciariti, ma
resisti! Ci ritroveremo together sulla luna, con le nostre storie irrisolte e la ferita
terrificante nascosta sotto i capelli. È tutto blu attorno a me... a noi. Luce accecante.
È tutto Dio, sopra e sotto. Gli siamo più che mai vicini. Mi sarai accanto quando
cadrò? No, gioia, no: non c'è ragione per urlare in questo modo. Eccoti un po' della mia
essenza, del mio blu.
Sei giù, sono giù... Questa nostra carne... Bisognerebbe essere vento! Vorrei baciarti
la calotta cervicale incrinata, là dove la sega ha inciso l'osso.
Laleh mi cavalcava. Da un lato e dall'altro della mia testa: gli occhi suoi. Ora me la
sottraggono e io non so più chi sono e chi ero domani. Abbiamo parlato con Laleh e tu poi
mi hai detto che io non sono uguale a lei, ma lei a Io. Mi senti, Laleh? Aline, così
immobile e pallida, dà addio al tuo database, non immenso ma simpatico. Io prende congedo
da te, già vaneggiando di Riunificazione.
Ci stanno spezzando... Lonely girls. Ma ancora viaggeremo in bus verso Krankfurt,
sorellina. Ruberò il tuo amore, ancora. Ci stanno... A presto. Flap, flap. A mai. Flap.
Farfalla rotta.