Fra le
ombre del cunicolo, il tempo scorre lento.
Mi avvicino alluomo inchiodato alla parete. Un corpo ridotto a una larva
bianchiccia, eppure gli occhi rivelano uno spirito ancora indomito.
La rabbia monta dentro di me.
-Di cosa hai piĆ¹ paura? - gli chiedo serrandogli le mani alla gola.
-Del buio. - risponde dopo una breve esitazione, sicuro di non rivelare nulla di
compromettente.
Lintuizione mi giunge fulminea. E sorrido quando gli cavo gli occhi, a mani nude,
facendo leva sui pollici.
Sono un demone zelante. Convinto che le pene del corpo nulla siano, se disgiunte da quelle
della mente.