Si
annoiava, da anni non giocava più. Abbandono, solitudine, rabbia. Decise il gioco e
attese. Quando entrò nella stanza la colpì con forza. Prima di crollare sul letto, lei
ebbe solo il tempo di voltarsi: occhi scuri pieni di orrore dentro occhi azzurri vuoti.
Respirava a fatica e tremava. Le sistemò un cuscino sotto la testa. Un ultimo tremito e
rimase immobile. Pettinò i lunghi capelli incollati alla fronte sudata, le mise una
coperta sulle gambe scomposte e le diede il bacio della buonanotte.
Ripose le forbici insanguinate nella scatola del cucito e risalì sullo scaffale, fra
altre bambole impolverate.
Cora Bacchelli è laureata in lettere moderne all'ateneo bolognese. Vive a Modena e attualmente lavora a Bologna come bibliotecaria. Appassionata di cinema e letteratura americana, collabora da alcuni anni con riviste on-line.