Continuò
ad avanzare carponi sul terreno. Il sotterraneo melmoso che stava percorrendo era
completamente buio, ma loscurità non gli dava alcun fastidio.
Il silenzio venne riempito da un rumore di passi, provenienti da un punto imprecisato
sopra la sua testa.
Non aveva mai udito in maniera così nitida quei suoni.
Il cuore della città pulsava freneticamente a pochi metri da lui.
Ancora qualche attimo, quindi avrebbe aperto il tombino e sarebbe uscito allaria
aperta. Per la prima volta esposto alla luce impietosa del sole.
Molti altri suoi simili lavrebbero seguito, a poca distanza.
Non ce niente di peggio della fame.