La prima
volta che la vide rimase incantato da lei, dai suoi movimenti sinuosi e dai suoi sorrisi,
dalle sue lunghe gambe snelle e dai suoi occhi color del mare tropicale.
Così, da quel momento, tutte le sere andava al Gargoyle Club a guardarla
ballare; la osservava arrotolarsi intorno a quel palo, e nella sua mente il pensiero era
sempre lo stesso: «Devo ucciderla...»
La sera successiva era di nuovo lì, seduto allo stesso posto in terza fila, con il solito
bicchiere di whisky in mano e il solito pensiero in testa: Devo ucciderla...
Finalmente accadde quello che aspettava da tempo: era al bancone per ordinare un altro
bicchiere prima di andare a casa, quando sentì la sua voce dietro di lui. Non
laveva mai sentita parlare, ma seppe immediatamente che era lei.
Mi offri da bere?
Lui si voltò, non eccessivamente sorpreso, e le sorrise.
Parlarono per un po, poi lei arrivò esattamente dove lui voleva: Perché non
andiamo di là, nel mio camerino? Potremo parlare più tranquillamente...
Mi sembra unottima idea... rispose lui.
Mentre lei lo guidava allo stanzino dove teneva i suoi trucchi e i suoi vestiti sconci,
lui infilò la mano nella tasca del soprabito, per essere sicuro che fosse tutto pronto.
Lo era. Sorrise al pensiero di quello che stava per succedere e la guardò chiudere la
porta alle sue spalle.
Gli si avvicinò, sensuale e maliziosa, e lui pensò che erano tutte uguali, quelle
puttane, disposte a qualunque cosa per un centinaio di dollari in più; ma lui era lì per
quello. Le avrebbe punite tutte, come aveva già fatto in passato, e lei sarebbe stata la
prossima.
Quando lo baciò lui la strinse a sé con una mano, mentre con laltra prese il
coltello dalla tasca del soprabito. Alzò il braccio, pronto a colpire. Fu un attimo. Lei
staccò le labbra dalle sue e improvvisamente gli affondò i canini nel collo.
Lui lasciò ricadere il braccio, incapace di urlare, sconvolto dallo shock, e quando lei
ebbe finito si accasciò a terra, semi-incosciente, scivolando verso il buio.
Mentre il mondo svaniva lentamente intorno a lui, scolorendosi in tutte le tonalità del
grigio, la vide chinarsi su di lui, sorridendo, le labbra vermiglie del suo sangue.
Tutti uguali... gli disse con la sua voce dolce e sensuale. Disposti a
tutto per una scopata..."