Sono nato
l'11/09/2001, anche se, come essere umano, quel giorno avevo già 35 anni. Eravamo in
vacanza, io, mia moglie e il mio bambino. Stavamo visitando le Torri Gemelle. Potete
immaginare cosa sia accaduto. Di mia moglie non fu trovato un solo pezzo. Di mio figlio
solo la testa. Io mi risvegliai in un ospedale di New York. Mi mancavano braccia e gambe.
Un uomo, che poi seppi essere un agente della Cia, mi espresse il suo cordoglio. Mi offrì
due possibilità: rimanere uno storpio o diventare la prima macchina semiumana di
distruzione totale. Accettai la seconda. Quanto avvenne dopo fu terribile. Mi fecero a
pezzi, senza anestesia. Così il dolore e la rabbia sarebbero rimasti impressi
profondamente nei miei circuiti cerebrali. Ad ogni amputazione, un risveglio, una
sofferenza indicibile, uno svenimento. Infine, niente più dolore. La mia vista era
qualcosa di completamente diverso: niente luce o buio. Era una vista iperacuta ad
infrarossi, istantaneamente aggiornata da dati digitali a scorrimento continuo. I miei
circuiti cerebrali erano collegati a piccoli cervelli di bambini morti, che assorbivano e
scaricavano dati come spugne. Percepivo la mia nuova forma come una gigantesca silhouette
d'acciaio, praticamente indistruttibile. L' immagine a cui più si avvicinava era quella
d'uno pterodattilo. Il mio armamento era mostruoso, dai più recenti tipi di bombe
intelligenti alle testate megatoniche. La mia voce era raffica di mitraglie. Il mio fiato
dispersione di virus letali. I miei centri del piacere direttamente collegati ai softwares
d'attacco, così che per godere dovevo distruggere. Il più grande orgasmo? Il giorno in
cui, sorvolando Fallujah assediata, i rotori che giravano silenziosi, mi ritrovai di
fronte a una finestra dietro cui era Abu Musab al Zarqawi il decapitatore... lui vide solo
una enorme bestia nera sul cui muso campeggiava "Bloodrage 1".
Poi, il nulla...