Matteo
aveva appena sepolto la statuetta raffigurante suo fratello, lo aveva tolto di mezzo
grazie alla magia nera; per tutti Alberto si era suicidato.
Solo Matteo conosceva la verità e ora, nel letto, non riusciva a prendere sonno. Una sua
amica gli aveva detto Ti torna indietro tre volte ma a lui non importava.
Quelle parole però continuavano ad assillarlo non lasciandolo dormire. Girandosi sotto le
coperte, senti un respiro che non gli apparteneva; scrutò nel buio della stanza senza
vedere nulla finchè non accese la luce. Una mano maleodorante gli tappò la bocca per
impedirgli di gridare e Matteo sentì un fetido alito sul collo.
Così sei riuscito a eliminarmi, fratello... la voce rabbiosa raggiunse le sue
orecchie Ma ora tocca a te assolvere i capricci del Diavolo!.
Il ragazzo riconobbe la voce del Diavolo in quelle parole, ma con la coda dellocchio
vide che a tenerlo era Alberto!
Era vero, Matteo aveva fatto unalleanza con il Diavolo per uccidere suo fratello, in
cambio avrebbe dovuto servirlo ma non si aspettava che lui volesse la sua vita così
presto!
Alberto, o quello che rimaneva di lui, trascinò Matteo verso la finestra che si aprì da
sola e dal vento provocato apparve la faccia del Diavolo che rideva diabolicamente.
Matteo scalciava e si dibatteva, ma la forza dello zombie era maggiore della sua, così si
ritrovò completamente fuori dalla finestra. Il Diavolo gli parlò Ma che carino che
sei con quella faccia spaventata e rise di nuovo Tu hai voluto la morte di tuo
fratello, ora io voglio la tua!
A queste parole, le braccia marcescenti di Alberto lasciarono la presa e Matteo precipitò
nel vuoto.
Suicidio dissero tutti quanti Era troppo addolorato dalla morte di suo
fratello.