Crocifisso
a testa in giù, il battito veloce del mio cuore, nuovamente sveglio dopo un sonno
forzato, nudo, un solo panno che mi cinge i fianchi, il buio della notte sembra aver
inghiottito ogni cosa; qualcuno ha legato i miei polsi con del filo spinato, mi trovo
sospeso nellaria, solo, in una landa nera e sterminata. Ai miei lati distinguo due
ombre imponenti, tronchi dalbero, la puzza del legno marcito striscia attraverso le
mie narici, entra nella mia bocca, scivola lungo lesofago, la nausea, il vomito:
cerco di muovermi, ma non ci riesco, le gambe divaricate, le caviglie gonfie, la carne
lacerata dal metallo arruginito di una catena.
Il buio divora velocemente ogni speranza, la mente è schiava di un solo pensiero, una
sola domanda bussa con violenza alle mie tempie: perché mi trovo qui?!. Su
tutto il corpo una miriade di piccoli tagli, un vestito leggerissimo di sangue che non
può ripararmi dal freddo della notte; improvvisamente percepisco una corrente tiepida,
una sensazione piacevole che dura un istante.
Laggiù dieci metri più in basso non cè più la terra, cè soltanto un
enorme buco nero, una bocca spalancata dalla quale fuoriesce quel vento caldo... non
riesco più a distogliere lo sguardo da quellimmenso cratere, due sfere rosse
salgono verso di me a folle velocità e la corrente, diventata ormai un respiro, soffia
incandescente sul mio corpo. Un lamento straziante, poi unombra imponente pronta ad
inghiottirmi... non mi resta che pregare!
La bestia che sale dalle viscere della terra ha occhi fiammeggianti e fauci enormi, il
deserto intorno a me è stravolto da violente scosse... ora so qual è il mio destino! La
bestia che è uscita da quel buco nero ha fame ed il suo pasto sono io!