La sveglia
suonò improvvisamente spingendolo nel precipizio del giornata. Si riprese dallo spavento
cercando di scacciare dalla mente quel terribile sogno appena vissuto e con difficoltà si
alzò cercando coi piedi le sue ciabatte, non le trovò e si avviò trascinandosi verso il
bagno. Si guardò allo specchio, ma distolse subito lo sguardo disgustato dal suo aspetto,
si lavò con lentezza consapevole dello scorrere dei minuti... piano piano una terribile
sensazione cominciava a prendere corpo dentro di lui, il terrore cresceva e lo invadeva
come lalzarsi dellalta marea.
Oddio pensava, devo muovermi! ma qualcosa, forse listinto,
frenava i suoi movimenti. Si vestì velocemente e scese di corsa ad accendere la macchina.
Il motore già rombava ma tardò a partire, fece un respiro profondo cercando di
contrastare con tutte le sue forze quel maledetto presentimento... ma niente da fare
quella orribile visione era stampata davanti agli occhi.
Si convinse a partire, ma subito
si ritrovò faccia a faccia con il suo incubo... le macchine sfrecciavano rischiando
continuamente la collisione, si spostò sulla corsia di sorpasso tentando di superare una
bicicletta e subito si ritrovò dietro un bolide attaccato a due centimetri dalla sua, non
poteva spostarsi se non voleva investire il ciclista, ma il bolide insisteva,
lautista aveva gli occhi cerchiati, lo sguardo duro, minaccioso, come quelli di chi
non ha pietà.
Tentò di spostarsi sulla destra ma la corsia era nuovamente occupata, così il pazzo
cominciò a tamponarlo insistentemente tentando di buttarlo fuori strada, cercò di
mantenere la calma e pensò, in quei pochi secondi che aveva per reagire, che doveva
lasciargli via libera... finalmente si accorse di avere lo spazio per poterlo fare quando
improvvisamente davanti a sè... una curva.
Volò nel vuoto rivivendo ancora una volta il suo incubo e lentamente perse i sensi
abbandonandosi al suo destino...