Non ricordo come andarono esattamente le cose. Non l'inizio
almeno. Ricordo solo le mani che escono dal terreno, unghie nei tendini delle caviglie,
poi cado, una luce mi stordisce. Sento dita nella carne, denti che mi lacerano i muscoli.
Prima che la vista mi si appanni del tutto, ricordo Ramona guardarmi con un sorriso,
ancora bellissima. I capelli incrostati dal sangue e le unghie spezzate. La ferita che
aveva subito al torace la sera prima quasi non si vede, ma metà della bocca penzola verso
destra, a causa della gran botta presa alla mascella. Mi si avvicina, sussurrandomi in un
orecchio: "Non preoccuparti, il pezzo migliore è per me..." Un fiotto di sangue
coprì il soffitto e sulle mie palpebre discese un sipario cremisi.
Quando mi svegliai al mattino, ero ancora convinto che si fosse trattato solo di un brutto
sogno, ma ben presto dovetti ricredermi.
Intanto ero ancora in quella cantina, inoltre
avevo una gamba in meno e cominciavo ad emanare un odore alquanto sgradevole. La cosa non
mi piacque affatto. In mano stringevo ancora la doppietta di Jimmy. Cera solo un
colpo in canna. Quale ingiusta condanna avevo subito per colpa di quegli esseri, quale
destino maledetto! Almeno avrei potuto approfittare della loro assenza per andarmene
definitivamente allinferno con un po di serenità. Portai la mano alla tasca
dei jeans estraendone il portafoglio con la fotografia di Ramona, che misi sul tavolo,
bene in evidenza, e appoggiai la canna del fucile sotto il mio palato.
Ma di colpo la porta della cantina si spalancò e Jimmy entrò con un rantolo. Non aveva
più le gambe, e sembrava che gli avessero mangiato metà del cervello... Ma intorno alla
vita aveva ancora abbastanza cartucce da far saltare la testa ad almeno qualche centinaio
di zombie...
Ecco comera cominciata.
Che dire? ho 24 anni, studio filosofia e faccio pugilato. Mi piace dipingere e adoro il genere dei morti viventi. mi sono sempre chiesto cosa dovesse accadere se uno zombie rimanesse mezzo vivo.