Oltre le nuvole saturniane nel multiverso buono

Nel lontano futuro, esattamente il 14 novembre 2058, nel sistema solare, un gruppo di esploratori spaziali si avventurò verso il pianeta Saturno. La loro missione era quella di indagare su strani segnali radio provenienti dalle profondità delle sue nuvole gassose. Ciò che avrebbero scoperto avrebbe cambiato per sempre la percezione dell'umanità sull'universo. La squadra era composta da quattro membri: il comandante William Stone, il pilota Sophia Peterson, l'ingegnere Paul Carter e il biologo Charlotte Evans. A bordo della loro navicella, la caravella "Santa Maria", si avventurarono nel cuore delle nuvole saturniane. Mentre si avvicinavano al pianeta, notarono strane anomalie nella composizione delle nuvole. Invece di essere costituite principalmente da gas, sembrava che qualcosa di solido le stesse nascondendo. La curiosità dei membri dell'equipaggio aumentò e decisero di avvicinarsi ancora di più. Quando finalmente riuscirono a superare le nuvole, si trovarono di fronte a uno spettacolo stupefacente: una città futuristica si estendeva per chilometri e chilometri. Le strade erano illuminate da una luce intensa e colorata, mentre gli edifici sembravano provenire direttamente da un film di fantascienza. Iniziarono ad atterrare nella città principale, chiamata "Nubilus". Qui furono accolti da una razza aliena avanzata, conosciuta come gli "Epsiloniani". Questi esseri avevano scelto di nascondersi dietro le nuvole di Saturno per proteggere il loro pianeta dagli invasori e per preservare la loro cultura e tecnologia. Gli Epsiloniani spiegarono che Giove e Saturno erano stati trasformati in pianeti gassosi artificiali per nascondere le loro città e proteggerle da occhi indiscreti. Le nuvole erano in realtà un sofisticato sistema di camuffamento che impediva agli estranei di scoprire la loro esistenza. La squadra di esploratori rimase affascinata dalle meraviglie di Nubilus. Gli Epsiloniani mostrarono loro tecnologie avanzate, come veicoli volanti senza pilota, fonti di energia pulita e un sistema di comunicazione interstellare. La città era un paradiso di progresso scientifico e sociale. Dopo giorni di esplorazione e interazione con gli Epsiloniani, l'equipaggio della "Santa Maria" dovette prendere una difficile decisione: rivelare al mondo l'esistenza di Nubilus o rispettare la volontà degli Epsiloniani di rimanere nascosti. Dopo lunghe discussioni e considerazioni, decisero di rispettare la scelta degli Epsiloniani. La conoscenza di Nubilus sarebbe stata un segreto condiviso solo tra loro e pochi altri selezionati. La scoperta di questa città futuristica avrebbe potuto generare caos e conflitti sulla Terra, e gli Epsiloniani temevano che la loro cultura venisse corrotta dall'influenza esterna. Così, con un mix di emozione e malinconia, l'equipaggio della "Santa Maria" lasciò Nubilus e si avviò verso il loro pianeta d'origine. Avevano imparato molto dagli Epsiloniani, sia sul piano scientifico che umano, e la loro esperienza avrebbe avuto un impatto duraturo sulle loro vite. Quando tornarono sulla Terra, mantennero il segreto di Nubilus per sé stessi, portando con sé la consapevolezza che l'universo era molto più vasto e misterioso di quanto avessero mai immaginato. Il loro viaggio nello spazio aveva aperto nuovi orizzonti e li aveva spinti ad esplorare ancora di più, con la speranza di un giorno scoprire altre meraviglie nascoste tra le stelle.

E così, la storia di Nubilus e degli Epsiloniani rimase un segreto custodito nel cuore di quei quattro coraggiosi esploratori spaziali, un ricordo prezioso che avrebbe continuato a ispirare le generazioni future a guardare oltre i confini della Terra e ad abbracciare l'ignoto…

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… Intanto oltre le nuvole saturniane nel multiverso cattivo . Nel lontano futuro, esattamente il 14 novembre 2058, nel sistema solare, un gruppo di esploratori spaziali si avventurò verso il pianeta Saturno. La loro missione era quella di indagare su strani segnali radio provenienti dalle profondità delle sue nuvole gassose. Ciò che avrebbero scoperto avrebbe cambiato per sempre la percezione dell'umanità sull'universo. La squadra era composta da quattro membri: il comandante William Stone, il pilota Sophia Peterson, l'ingegnere Paul Carter e il biologo Charlotte Evans. A bordo della loro navicella, la caravella "Santa Maria", si avventurarono nel cuore delle nuvole saturniane. Mentre si avvicinavano al pianeta, notarono strane anomalie nella composizione delle nuvole. Invece di essere costituite principalmente da gas, sembrava che qualcosa di solido le stesse nascondendo. La curiosità dei membri dell'equipaggio aumentò e decisero di avvicinarsi ancora di più. Quando finalmente riuscirono a superare le nuvole, si trovarono di fronte a uno spettacolo stupefacente: una città futuristica si estendeva per chilometri e chilometri. Le strade erano illuminate da una luce intensa e colorata, mentre gli edifici sembravano provenire direttamente da un film di fantascienza. Iniziarono ad atterrare nella città principale, chiamata "Nubilus". Qui furono accolti da una razza aliena avanzata, conosciuta come gli "Epsiloniani". Questi esseri avevano scelto di nascondersi dietro le nuvole di Saturno per proteggere il loro pianeta dagli invasori e per preservare la loro cultura e tecnologia. Gli Epsiloniani spiegarono che Giove e Saturno erano stati trasformati in pianeti gassosi artificiali per nascondere le loro città e proteggerle da occhi indiscreti. Le nuvole erano in realtà un sofisticato sistema di camuffamento che impediva agli estranei di scoprire la loro esistenza. La squadra di esploratori rimase affascinata dalle meraviglie di Nubilus. Gli Epsiloniani mostrarono loro tecnologie avanzate, come veicoli volanti senza pilota, fonti di energia pulita e un sistema di comunicazione interstellare. La città era un paradiso di progresso scientifico e sociale. Dopo giorni di esplorazione e interazione con gli Epsiloniani, l'equipaggio della "Santa Maria" dovette prendere una difficile decisione: rivelare al mondo l'esistenza di Nubilus o rispettare la volontà degli Epsiloniani di rimanere nascosti.

Dopo lunghe discussioni e considerazioni, decisero di rispettare la scelta degli Epsiloniani. La conoscenza di Nubilus sarebbe stata un segreto condiviso solo tra loro e pochi altri selezionati. La scoperta di questa città futuristica avrebbe potuto generare caos e conflitti sulla Terra, e gli Epsiloniani temevano che la loro cultura venisse corrotta dall'influenza esterna. Così, con un mix di emozione e malinconia, l'equipaggio della "Santa Maria" lasciò Nubilus e si avviò verso il loro pianeta d'origine. Avevano imparato molto dagli Epsiloniani, sia sul piano scientifico che umano, e la loro esperienza avrebbe avuto un impatto duraturo sulle loro vite. Quando tornarono sulla Terra, mantennero il segreto di Nubilus per sé stessi, portando con sé la consapevolezza che l'universo era molto più vasto e misterioso di quanto avessero mai immaginato. Il loro viaggio nello spazio aveva aperto nuovi orizzonti e li aveva spinti ad esplorare ancora di più, con la speranza di un giorno scoprire altre meraviglie nascoste tra le stelle. Ma, mentre cercavano di mantenere il segreto, un gruppo di governi corrotti venne a conoscenza dell'esistenza di Nubilus. Desideravano sfruttare la tecnologia avanzata degli Epsiloniani per i loro scopi egoistici. Organizzarono una spedizione segreta verso Saturno e riuscirono ad infiltrarsi nella città. Gli Epsiloniani, ignari del pericolo, furono sopraffatti e presi prigionieri. I governi corrotti iniziarono a saccheggiare Nubilus, distruggendo tutto ciò che non potevano portare via. L'equipaggio della "Santa Maria" venne a conoscenza della situazione e decise di intervenire. Si riunirono con altri membri selezionati e organizzarono una controffensiva per liberare gli Epsiloniani e salvare Nubilus. La battaglia fu violenta e sanguinosa. Gli esploratori spaziali combatterono con tutte le loro forze, ma i governi corrotti avevano l'arma della sorpresa dalla loro parte. Alla fine, l'equipaggio della "Santa Maria" fu sconfitto. Gli Epsiloniani furono massacrati e Nubilus venne distrutta. Il pianeta Saturno tornò ad essere solo un pianeta gassoso, senza alcun segno dell'antica città futuristica. Il comandante William Stone, il pilota Sophia Peterson, l'ingegnere Paul Carter e il biologo Charlotte Evans persero la vita nel tentativo di salvare Nubilus e gli Epsiloniani. La loro morte fu un duro colpo per l'umanità e per il futuro dell'esplorazione spaziale. Ma il loro sacrificio non fu dimenticato. La storia di Nubilus e degli Epsiloniani rimase un segreto custodito nel cuore di quei quattro coraggiosi esploratori spaziali, un ricordo prezioso che avrebbe continuato a ispirare le generazioni future a guardare oltre i confini della Terra e ad abbracciare l'ignoto. E così, anche se il loro viaggio si concluse in tragedia, il loro spirito di avventura e scoperta avrebbe vissuto per sempre.

Sandro Soldi



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