Chili di sale, un congelatore, una bombola di azoto liquido. Questi i metodi migliori per conservare la carne. Dal più economico al più costoso. Dal più antico al più moderno. Io sono al verde e vivo nel XXI secolo. Lelettrodomestico è la soluzione migliore da adottare. Dunque, se evito di fare la spesa per circa un mese posso avere tutto lo spazio a disposizione nel mio congelatore.
Stavolta devo sistemare circa 80 chili di carne, anche se non di ottima qualità. E trasportarla a casa senza che qualcuno mi possa vedere. Il paese dove abito è pieno di gente invidiosa, che non riesce a farsi i fatti propri. Gente che passa il tempo alla finestra, a spiarmi mentre faccio giardinaggio, lavo con cura la mia automobile o porto fuori la spazzatura.
Sono un cuoco provetto. Anni e anni di esperienza sui fornelli, alle prese con aromi e spezie di ogni genere. Un cuoco per forza, non per caso. Sono solo. Nessuna donna che gorgheggia dentro casa, che lascia le calze e i trucchi sparsi dappertutto. E che magari si dimentica di togliere la polvere dai mobili tutti i giorni. Odio la polvere, odio la sporcizia, odio le donne. Odio e basta.
Non potrei essere diverso da come sono con la gente che mi gira intorno. Cani affamati alla ricerca di un osso, avvoltoi in volo sopra un uomo che non è ancora un cadavere. E poi, cè lei. Lesemplare peggiore della specie umana. Una donna talmente grassa da non riuscire nemmeno a vederle il cervello. La vicina di casa più invadente di qualsiasi epidemia o invasione di cavallette.
Eccola, sta arrivando. Si pentirà di aver parcheggiato ancora sul mio vialetto...
Nata nel 1968, vivo e lavoro nel profondo nord-est, e studio Storia alla Cà Foscari di Venezia. Scrivo, soprattutto in versi, e metto regolarmente in rete i miei lavori su Liberodiscrivere.com, grazie al quale sono riuscita a pubblicare su cartaceo. Ho partecipato a numerosi concorsi letterari, classificandomi tra i finalisti in alcuni di essi e arrivando seconda alla V edizione del Premio Letterario "Città di Salerno".