Candidi grembiulini

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2004 - edizione 3

Continua a muoversi.

 

Mmmh... vediamo, vediamo... a chi tocca oggi?

 

Agita le braccia e le gambe, strette dal nastro isolante argentato. Si dimena come un'anguilla impazzita. Guardo da vicino il sangue che le incolla i capelli in ciocche scure.

 

Forse a te Grace... E tu, non ti nascondere Ilary, so benissimo che non sei pronta...

 

E' tutta ricoperta di terra, foglie e rami. L’abbiamo trascinata fino al vecchio cimitero, dopo aver tentato di seppellirla dietro la pompa di benzina in disuso. La terra si muoveva come se stesse passando un plotone di vermi: ci siamo resi conto che non era ancora morta.

 

Oggi ho intenzione di darvi una bella lezione...

Tutte e cinque ci siamo messe a colpirla con dei sassi e dei bastoni. Mi avvicino con l’orecchio a quello che rimane del suo naso: non respira più... La lasciamo su un lastrone di marmo attorniato dall’edera, con la speranza che quella pianta la ingoi e la tramuti in nodose radici.

 

...

 

Sono le otto e trenta. Ci osserviamo senza dare all’occhio. Ognuna di noi col suo bel candido grembiulino. Fuori angeli, dentro serpi.
Entra la preside. Dice che la signorina Arbuckle arriverà con un po’ di ritardo:
‘’Mi ha detto che oggi interrogherà Grace, Ilary, Mary Anne, Ludmille e Carol…’’

Ernani Natarella