L'uomo si incamminò alle prime luci dell’alba. L’appuntamento era stato
fissato da tempo e pensava che sarebbe riuscito a dormire quella notte,
invece non chiuse occhio.
Durante il tragitto gli si affiancò un prete; stava leggendo qualcosa a voce
alta ma non riuscì a sentirlo.
Quante volte aveva cercato di immaginare quel giorno, di immaginare lei.
Sarebbe stato all’altezza?
Quando finalmente la vide trasalì: era affascinante e terribile al tempo
stesso. Per un attimo sentì le gambe cedere e riuscì a stento a nascondere
l’emozione.
Avrebbe voluto parlare, tuttavia ogni singola parola che gli venne in mente
risultò banale per quel momento.
Decise di tacere.
Lei allora lo accolse nel suo abbraccio silenzioso. L’uomo chiuse gli occhi
e assaporò quei secondi lunghi una vita.
Dalla stanza adiacente si udì il segnale.
L’energia mortale della sedia penetrò tutto il suo corpo fino a consumarlo.
L’uomo aveva pagato per la colpa che gli era stata attribuita. Una colpa che
solamente lui sapeva non essergli mai appartenuta.
Sono nato a Milano nel 1979 e sono sempre stato appassionato di tutto ciò che riguarda l’horror e il mistero. Scrivo racconti per passione, per ora.