AldoNove

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Che poi uno dei miei più grandi incubi è quello di rimanere senza parole davanti a qualcuno di importante, magari non sembra un incubo così terribile, ma metti che incontri qualche scrittore tipo al supermercato o ad una fiera del libro e vorresti dirgli quacosa di intelligente, qualcosa che gli dimostri anche tutto il tuo apprezzamento, però poi per la paura o per la timidezza non dici nula, e ti mangi tutte le occasioni così, e vorresti piuttosto riuscire a trattenere il fiato e dire tutto di fila, CazzoMaLoSaiPorcaputtanaCheTuPerMeSeiDio, non lo so, qualcosa del genere.
Metti che incontri tipo DavidFosterWallace o AldoNove. Che poi è proprio AldoNove uno che mi spaventa particolarmente, in questo frangente, io me lo vedo che si aspetta che gli dici qualcosa di bello, un segno di apprezzamento appunto per il suo lavoro letterario, e invece nulla, e la sera stessa te lo ritrovi in bagno quando stai andando a pisciare prima di andare a dormire. Te lo ritrovi in bagno col batticarne in mano, che te lo sbatte in testa mentre ti guarda con questo sguardo di dispiacere, un po' anche di delusione, e tu senti il crack preciso del tuo parietale, e l'ultima cosa a cui tu pensi è cazzo, ma io ho comprato tutti i tuoi libri.

 

Quante cazzate. Sicuramente ieri, tra i pelati e i fagioli in scatola, mica si aspettava nulla AldoNove da me, mica era lì che si aspettava che gli dicessi qualcosa, no?

 

Sicuro è che dovrei smettere di leggerlo, AldoNove, mi sta suggestionando un po' troppo.

 

E sicuro è anche che dovrei tenere in ordine la cucina, un po' di più. Dove cazzo è finito il vasetto col curry, per esempio? E le presine? E il batticarne?

Davide Zambon

Nato nel 1976, ha sempre vissuto nella sua natìa Padova, nonostante viaggi e avventure sentimentali lo abbiano portato in luoghi bizzarri ed inospitali. Dopo aver attraversato con i sui studi la pressochè completa gamma delle discipline scientifiche ed umanistiche, dovrebbe a questo punto lauerarsi in Geografia. Preferisce comunque passare il suo tempo a scribacchiare nella sua osteria di fiducia, a leggere e a dare lezioni di chitarra.