Spuntino di mezzanotte

Racconto per il concorso "300 Parole Per Un Incubo", 2003 - edizione 2

Dall'Incubo non si scappa.
Mi sveglio nel panico e nel sudore.
L'Incubo mi mangia la carne.
L'Incubo la infetta di pensieri cattivi.
L'Incubo tace solo quando è sazio.
Fame.
Mi alzo dal letto.
Accendo tutte le luci e striscio per i corridoi.
L'Incubo striscia nel buio accanto a me.
La piccola porta di legno. Dietro, il respiro della bimba.
Della mia bimba.
L'Incubo mangia la carne e diventa cattiva.
Non la mia bambina.
Lo devo tenere lontano da lei.
Arrivo in cucina. Cerco l'interruttore. Accendo la luce.
C'è solo il ronzio silenzioso del frigorifero.
Apro lo sportello.
Vuoto. Fame.
Tiro il cassetto, e scelgo.
Questo dovrebbe bastare.

Il respiro rotto della bimba.
Spingo la porticina di legno e la chiudo, per tenere fuori l'Incubo.
Dorme nel lettino.
Io ti proteggo, piccina.
Sei mia, l'Incubo non ti prenderà, non scempierà il tuo corpicino come ha fatto con me.
Perché tu sei buona.
Controllo la coperta di lana: sotto, il petto si alza irregolare. È agitata. Le accarezzo la fronte. Scotta. Le passo con dolcezza il filo freddo della lama tra gli occhi cavi. I brandelli delle guance si sollevano come un rombo di branchie affilate. Piccoli fremiti di sogno le agitano le dita della manina sinistra.
Il braccio avanzato dalla cena, tenero e caldo.
Dal cassetto della cucina ho scelto il coltello più affilato.
Ho fame.
Carpaccio di mezzanotte.
Sveglia, piccina.

Alessandro Scarano

Alessandro Scarano esiste davvero ed è nato nel 1978. Da allora ha vissuto pochissime storie d’amore ma si è distinto nelle migliori scuole del regno. A uno sguardo superficiale l’involucro esterno che racchiude Alessandro può sembrare più orribile del contenuto.