La sera del
martedì 27 agosto, prima di uscire, Giulia chiese al fidanzato: - Mi vuoi bene?
- Certo amore!
La guardò con due occhi piccoli e vitrei e uno sguardo profondo. Uscirono di casa e si
incamminarono verso il parco.
- Sediamoci su una panchina isolata !
- Non saprei ... ma per te farei qualsiasi cosa, quindi andiamo! - Marco le sorrise con le
sue labbra sottili. Si allontanarono e, arrivati dall'altra parte del parco, si sedettero
su una panchina vecchia e abbandonata. Marco si sedette per primo e strofinò i capelli
neri contro quelli biondi e lisci della ragazza.
- Ho con me una bottiglietta di spremuta d'arance rosse. Ne vuoi un pò?
- Non mi va, grazie comunque!
- E' perché non ti piace?... Però la mia spremuta è speciale...
- Ma io preferisco laranciata...
-Vedrai... questa è molto più buona...
- Impossibile!
Con un sorriso maligno Marco tirò fuori la bottiglietta e l'aprì.
- Cosa ti sembra, amore?
Lei guardò dentro la bottiglietta e restò come paralizzata. Cominciò a capire, ma non
urlò, sussurrò solo una parola tremante.
- Esatto! - Disse Marco. - E' proprio sangue! Buono, vero? - Poi si bevve tutto il
contenuto della bottiglietta. Giulia voleva urlare, ma la voce le rimase bloccata in gola.
Si accorse improvvisamente dei denti lunghi e aguzzi del ragazzo.
- Ho ancora sete! - sibilò Marco.
La ragazza cercò di scappare ma inciampò in una radice. Piena di terrore cominciò a
piangere.
Provò a rialzarsi, ma la caviglia era dolorante. Il vento soffiava forte, le lacrime le
rigavano il viso, il dolore era devastante. Dopo poco tutto questo cessò. Un morso.
Nientaltro che un morso.
E Marco scappò via nel buio della notte.
Mi chiamo Federica Franceschelli, sono nata a Bologna il 25 ottobre 1989. Frequento il primo anno di liceo scientifico, e ho vinto due edizioni del premio Yorick (Circolo Lovecraft) per la letteratura fantastica, rispettivamente nel 2001, con il racconto "Il letto fantasma", e nel 2002, con il racconto "Indagine in clinica" (nella sezione under 18).