Mi aggiro
tra le stanze del mio palazzo, percorro i corridoi, esploro i sotterranei. Quando sono
stanco riposo il giusto, poi ritorno a giocare, correre, saltare. Sempre da solo. Conosco
perfettamente angoli, antri, cunicoli. La casa è enorme, bellissima, però buia:
riconosco appena lalternarsi dei giorni dalla sequenza di chiaroscuri che intravedo
sulle pareti di corridoi interminabili.
Non temo il mio aspetto mostruoso: ho un animo nobile e sono figlio di una regina! Non
temo neppure la solitudine, so che la mia singolare funzione purificatrice e il mio
terrificante corpo bimembre mi impediscono qualsiasi frequentazione.
Tuttavia, non sono sempre solo. A scadenze prefissate (uno, tre, nove anni, non ricordo)
quattordici ragazzi che non conosco, equamente suddivisi in giovinetti e fanciulle,
giungono a farmi visita affinché li liberi dai loro mali. Li accolgo con entusiasmo, non
per saziare uninsana voracità, ma per assolvere lalto compito che il re mi ha
affidato.
I più coraggiosi mi affrontano e muoiono allistante. Altri si prosternano
e invocano i loro dei o la mia pietà: in pochi secondi vengono purificati. I più veloci
fuggono (sciagurati!) e trovano rifugio nei sotterranei. Ma nel palazzo non cè
acqua né cibo e soltanto io, oltre allarchitetto, so orientarmi in questo dedalo di
passaggi che si ripetono identici tra loro. Nessuno trova luscita. Dopo qualche
giorno rintraccio quei disperati ormai agonizzanti, logorati dallinedia e dal
terrore, e finalmente mondo le loro anime corrotte.
Ho vissuto tranquillamente, nel rispetto della mia missione. Ma adesso qualcosa è
cambiato. Quel filo misterioso che attraversa stanze e corridoi minquieta. Trucco o
allucinazione? Oppure simbolo di nuove strategie catartiche? Anchio devo essere
purificato? Percepisco una presenza, che sia il mio redentore?
Teseo esce dal labirinto. Ha appena ucciso il Minotauro.
Svolgo l'attività di enologo in alcune aziende toscane, ma sono appassionato di letteratura. In realtà non ho mai pensato di affrontare temi fantastici o horror, ma mi è piaciuta l'idea del microracconto.