Non siamo
rimasti in molti, non più di un centinaio, forse ancora meno. Non ci frequentiamo, anzi
è nostro interesse operare in zone ben definite e soprattutto da soli. Una volta era
diverso: potevamo contare sulla paura ed allora cacciavamo in branco senza particolari
rischi ma ora è del tutto diverso, i tempi sono cambiati e un'immortalità così fragile
come la nostra verrebbe spazzata via in un attimo.
Paletti di frassino, collane d'aglio, crocifissi: chi crederebbe più ad assurdità del
genere ora? In realtà bastava molto meno per ucciderci: non esiste cuore che continui a
battere se trafitto da una lama di qualunque materiale sia fatta ed il particolare che il
sangue che ci scorre nelle vene non ci appartenga è del tutto ininfluente.
Cacciamo isolati, le nostre azioni possono così confondersi nella percentuale fisiologica
di delitti dell'angolo di mondo in cui operiamo senza risultare appariscenti. Niente
canini affilati, un piccolo coltello dalla lama affilata è estremamente più pratico e
discreto.
Questo treno notturno è ideale per la caccia: siamo solo in due in questo scompartimento
e la ragazza che mi siede di fronte potrà darmi il nutrimento necessario per qualche mese
prima che la sete torni a farsi sentire. Tra poco inizierà una serie di gallerie: il
rumore del treno che le percorre sarà sufficiente a coprire ogni suono. Mi sono
preoccupato di controllare con attenzione gli scompartimenti vicini per verificare che non
ci fosse nessuno nei paraggi e tra poco potrò agire con tranquillità.
Accarezzo nella tasca il manico del coltello con la lama già estratta. Ora!
'Non siamo rimasti in molti' - pensa la ragazza spostando con cura il corpo dell'uomo per
farlo sembrare addormentato. Con attenzione copre lo squarcio sul collo da cui si è
appena nutrita - 'Non più di un centinaio, forse ancora meno'.