Un intenso
profumo dincenso mi riempì i polmoni, scossi il capo dolorante nel tentativo di
svegliarmi. Mi guardai intorno, una flebile luce illuminava una stanza priva di finestre.
Ce nessuno?, gridai.
La voce rimbalzò e mi penetrò nelle orecchie come un martello, forse alla festa avevo
esagerato.
Cercai di scendere dal letto ma le gambe non si mossero. Presi un lembo della coperta e la
tirai giù, ebbi un sussulto, lorrenda visione mi spezzò il fiato, cercai in vano
di placare gli spasmi al cuore.
Avevo perduto gli arti inferiori, cerano solo due monconi. Guardai lorologio,
un solo giorno era trascorso dalla festa per la mia vittoria.
Sollevai la testa e scorsi una figura, riconobbi luomo sulla carrozzella, era la
parte lesa dellultimo processo. Avevo difeso il suo aggressore.
Signor Spencer lavvocato brillante e astuto. Come si sente?, una
fragorosa risata mi trafisse il cervello.
E uno scherzo, vero? Quanto vuoi per farla finita con questa farsa?,
gridai.
Farsa? Tu, hai deviato le indagini per coprire quel lurido delinquente, tu sapevi la
verità e lhai nascosta. Bastardo, gridò.
Ti prego, cosa mi hai fatto?, gli urlai tra le lacrime.
Niente che tu non abbia meritato.
Sarò indulgente con te, avvocato. Hai in mano il caso più importante della tua
vita, lultimo verdetto. Morire di inedia oppure bere da questa fialetta rossa, il
mortale veleno, sghignazzò.
Vidi muoversi i due monconi, allungai la mano per toccarli ma luomo mi urlò
addosso.
Allora? Avvocato, ti piacciono?, una risata riecheggiò.
Ti prenderanno
non te la caverai, sussurrai piagnucolando.
Il tempo scorre dieci, nove, otto, hai deciso?, tre, due ..
La fialetta, maledizione, la fialetta, imprecai.
Feci scivolare in bocca il contenuto amaro, lui sorrise. Prima di sprofondare nel sonno,
luomo mi sussurrò.
Mai sentito parlare di allucinazione indotta?, ridacchiò.
Maledizione, replicai.