Tutte le
notti mi sveglio a quest'ora. C'è una voce che mi chiama dai recessi del subconscio e mi
solletica le palpebre, le scolla dal sonno. C'è anche un'ombra che accarezza con la mano
i miei occhi chiusi; me ne accorgo perchè il buio diviene ancora più nero, per un
attimo. So che, se spalancherò le palpebre, sarà lì a fissarmi.
Il cuore impazzisce, sbatte nel petto come una bestia in gabbia; sento i battiti
forsennati in gola, nelle tempie, nelle orecchie e nello stomaco. Il sangue scorre
indemoniato nelle vene. La fronte s'imperla di sudore... se è lì a fissarmi, avrà
capito che non sono mai stata così sveglia...
Fa scivolare il lenzuolo dal mio corpo sudato; sento i suoi occhi percorrere il perimetro
delle mie forme, soffermandosi su ogni particolare. so che ora è più vicino a me; sento
il suo odore, ma lo avverto nell'angolo più recondito della mia mente: un odore di sangue
e rabbia, di bestia che risponde ad istinti atavici, un odore arcano di lussuria e morte;
sento la saliva inondargli la gola, mentre si eccita, gustandosi con lo sguardo il mio
corpo nudo... divorandolo fino a scavarmi nella carne.
Mi sento trasparente.
Dall'ultima luna piena, ogni notte è lì a fissarmi; ogni notte promette di fare ritorno
la successiva, fino al prossimo plenilunio, e mi porrà la stessa domanda con voce
proveniente dalla culla di ogni dolore umano: "Cosa sono io?"; non ho mai avuto
il coraggio di guardare, le palpebre si stringono in una morsa di terrore più forte di
qualsiasi istinto... se non risponderò farà di me ciò che vorrà, poi dilanierà il mio
corpo con artigli infettati da sangue innocente.
E' l'ultima notte. Di nuovo mi domanda... di nuovo non so rispondere.