Non so se
questa storia possa andar bene per voi, ma volete una storia horror e questa è l'unica
che conosca. Non sarà un gran che, ma per lo meno è vera.
Avevo un'amica all'università, un tipo originale, molto divertente. Uscimmo diverse
volte, avemmo anche una specie di relazione, intensa ma breve. Poi la persi di vista: io
mollai tutto per lavorare in officina con mio padre, lei chissà, forse finì con il
laurearsi.
Non ci vedevamo almeno da cinque anni, quando mi venne a cercare. - Sono Tessa. Tutto
bene? - mi chiese al telefono come se ci fossimo lasciati il giorno prima. Superato lo
stupore, le proposi di vederci e bere qualcosa insieme. L'appuntamento era per quello
stesso pomeriggio, al bar del centro. La trovai già lì mentre sorseggiava una spremuta
d'arance. Era piu' magra di quanto non ricordassi, ma decisamente più atletica; le gambe,
come sempre, erano coperte da una lunga gonnellona zingaresca a pezze colorate.
Un
particolare, questo, che mi riporto' indietro nel tempo e che mi indusse un sorriso un po'
ebete, lo ammetto.
Ero contento e imbarazzato e balbettai una marea di sciocchezze. Lei sembro' capire il mio
stato confusionale e disse cose dolci e carine che mi misero a mio agio. Parlammo dei
tempi andati, degli amici in comune, chiese di me, della mia vita, le dissi che mi ero
sposato, che avevo un figlio. Sorrise e mi racconto' della sua vita d'artista.
- Lo sapevo! Ero sicuro che avresti scelto quella strada! -
Sedemmo al tavolo per piu' di due ore, poi, arrivati ai saluti lei tiro' fuori un coltello
e me lo mise nello stomaco, così senza preavviso. Mentre cadevo ed il mondo cominciava a
girare vorticosamente, sentii la sua voce dire: -Avevi detto che mi avresti amata per
sempre. Bugiardo!
Nata nel 1964. Sposata con Giancarlo. Un figlio di 3 anni. Casalinga da 2 anni, prima ero impiegata nell'ufficio marketing di un noto corriere espresso. Mi interesso di vini - sono sommelier Fisar e consigliere nella delegazione Fisar di Civitavecchia. Mi piace leggere un po' tutti i generi, da Rex Stout a China Mieville. Ogni tanto scrivo. Anni fa con gli amici si faceva a gara a scrivere storie "strane", qualche volta ho scritto a quattro mani con mio marito. Quasi tutti i venerdi' sera gioco (gdr), tanto per mantenere dimestichezza con l'aspetto ludico della vita, ma e' sempre piu' difficile trovare coetanei che abbiano mantenuto tale piacere. Mi interesso anche di cactus, quilting, gastronomia.