Le mie ossa
imputridiscono al fetore della carne che si consuma nell'alito della morte.
Giovane corpo ormai memoria di sé.
L'anima mia intrappolata in questa melma oscura, in questo gioco perverso fra il bene e il
male. In un antro d'attesa infinità.
Tu che piangi il mio ricordo, apri il tuo cuore, fa entrare il mio spirito.
Ho fame della tua giovane vita.
Sì
ch'io mi nutra dei tuoi respiri, ch'io faccia miei i tuoi occhi, ch'io faccia
mia il tuo corpo
Alza il velo che ci separa
e sarai mia.
Non mostrarti pavida
lascia che i tuoi sensi ti guidino, allontana da te la paura
sì d'ascoltar solo le mie parole d'un tempo ormai remoto
Quando ti germii sotto il gelso del giardino paterno.
Sii
mia dolce sposa
innondami del profumo della vita, cospargimi delle tue
calde lacrime, respira i miei miasmi sì da trasformarli nei tuoi respiri
Lascia che io scorra in te, come fiume in piena.
Dolce ancella d'un tempo lontano abbandonati al tuo sogno, esso ti condurrà dalla mia
eterna Signora.
il mio respiro si fa sempre più possente
la tua mano sempre più gelida
Il sogno che ti condusse a me con tanta dolcezza ti ha intrappolato nel mio incubo
ora tu sei la prigioniera dell'oscura Signora.
Il tuo Principe ora garnirà altra preda, berrà al calice dell'eterna giovinezza
fonte di passione e di calore
sarà nei secoli l'eterno oscuro Signore delle notti
di giovani fanciulle
Io sarò la loro fine, il loro inizio
io sarò il loro incubo più nero.
Io sarò per loro il Principe che danza sui loro cuori.
Io sono e sarò nell'eternità dei giorni a venire.
il Principe Oscuro delle vostre passioni più perverse, il Signore dei vostri inutili
cuori, berrò da voi il mio piacere, io sono la vostra anima.