Mi piace
guardarti mentre dormi.
Sei così fragile, indifeso, con le labbra che accennano sempre un sorriso. Mi dispiace
solo non potere vedere i tuoi occhi, gli occhi che mi hanno fatto innamorare, gli occhi
che mi hanno stregata.
Mi piace guardarti mentre dormi.
Sei bello - lo sei sempre stato - di una bellezza degna di un angelo, tu che angelo non
sei mai stato.
Almeno non con me.
Lo dimostrano gli occhiali scuri che devo portare anche quando fuori piove e i vestiti con
le maniche lunghe che indosso in piena estate; eppure non bastano mai a coprire i lividi
che mi ritrovo al mattino dopo una notte in cui hai bevuto. E tu bevi quasi ogni sera,
almeno le sere che torni a casa a dormire. Le altre le passi con le tue amanti, ma questo
ha smesso da tempo di farmi male.
La tua cinta che si abbatte con violenza sulla mia schiena sì che mi fa male, e tanto me
lo hanno fatto i calci al ventre che mi hai dato la settimana scorsa dopo che ero caduta a
terra cercando inutilmente di sfuggirti. Ho perso molto sangue allora, sangue da dentro.
E' così che ho scoperto che aspettavo un bambino ed è così che ho scoperto di averlo
perduto ancora prima di sapere della sua esistenza.
Da allora nostro figlio è vicino a me ogni notte.
Come ti somiglia! Ha i tuoi stessi occhi chiari e il volto di un angelo, lui che è sempre
stato un angelo e per causa tua non sarà mai un uomo. Ad entrambi piace guardarti mentre
dormi, quando sei così fragile e indifeso e non puoi farci del male.
Sì, ci piace guardarti mentre dormi, ed è per questo che a cena ho sciolto il sonnifero
nella tua minestra, così, quando schiaccerò il cuscino sul tuo viso, non ti sveglierai.
Non ti risveglierai mai più.