A Francesco

La donna guarda il cielo liquefarsi al di là del vetro. La casa è buia. Vi trema solo il suo respiro.
Ogni luce è spenta, ogni speranza è vicina eppure intengibile.
I lunghi capelli rossi le coprono viso e spalle, la pelle suda; il respiro ansima.
Il lenzuolo di lino sarà forse il sudario profumato dall'odore della sua pelle; il corpo è scosso dai tremiti.
Le mani di lui le cingono la gola, in silenzio, come un ultimo pazzo gesto d'amore. Il gesto d'amore che vorrebbe salvarla dal mondo e da quello che potrà diventare.
Amanti nudi e tranquilli che giocano ad uccidersi per salvarsi, che giocano a farsi male sperando di star meglio.
Come se l'aria al di fuori dei loro corpi fosse veleno e non dovessero più respirare…
Lui promette che sarà solo un gioco, come sempre. Lui promette che si fermerà prima di ucciderla, prima che raggiunga il nirvana. Lui promette che poi le preparerà un caffè e fumeranno insieme.
Lei promette che si fiderà per sempre, che si abbandonerà per sempre. Promette che l'amerà per sempre, che giocherà sempre.
Promette che sarà sua moglie, la sua amica e confidente, la sua musa, la sua amante…
Il letto è bagnato dal sudore che scende a rivoli dai loro corpi. Le mani di lui cingono saldamente la pallida gola sottile di lei.
Stringe, le mani stringono, le mani amano.
Gli occhi di lei fissano il vuoto al di là della finestra, fissano la pioggia cadere acida su un mondo già inquinato fino all'eccesso.
Fissano le fronde scosse dal vento nero della notte, fissano la moltitudine di stelle.
I fremiti si fanno più forti, i polmoni bruciano e domandano coi loro pietosi spasmi una boccata d'aria. I polmoni bruciano e il dolore del loro fuoco sembra sommergere il mondo. Le vene si gonfiano e gli occhi si fanno rossi di sangue.
Un ultimo attimo, un istante solo ancora e sarà tutto finito, per sempre…

L'istante della vita e della morte, l'istante della perfezione. Tutto sta per sparire dal corpo straziato e bulimico di lei.
Ogni nota sta per lasciare posto al silenzio, ogni colore alla luce.
Aria.
Respiro.
Le mani di lui allentano tremanti la presa e la sua testa scende sul grembo della sua amante.
-Ti amo-
Il petto della donna si alza ed abbassa furiosamente, lacrime pazze le sgorgano dagli occhi.
Lui si alza, si veste e prepara il caffè.
Esce dalla casa, sbatte la porta.
Senza voltarsi indietro, accende di fuoco i suoi lunghi capelli biondi.
Torna indietro, e il fuoco comincia a divorare la casa.
-Ti amo… Ora saremo liberi.-

Paolo Marcolongo