L'angelo
di pietra scruta lalba, le ombre pesanti, gli antri oscuri d'angoli vuoti. Non è un
bel lavoro, lo devo ammettere, ma del resto devo pur vivere. Sono guardiano di un
cimitero.
Qui ci viene gente strana e, proprio ieri, ho trovato nei vasi davanti alla tomba di
Trilussa, ben sepolte nella terra, tre bambole infilzate con lunghi spilli d'argento.
Questo mi ha ricordato un mio vecchio compagno duniversità, che portava occhiali
d'osso nero, con il quale condivisi per tre anni la stessa soffitta nella città
universitaria.
Aveva strane idee, riempiva una lavagna nella nostra stanza dincomprensibili
formule, pretendeva che la resurrezione dei morti fosse una cosa scientificamente
dimostrabile. Vaneggiava di filosofia, di fisica, di storia e di religione, e sinceramente
non lo capivo.
Sosteneva che di notte, chissà per quale sortilegio, diventasse invisibile, e voleva
farmi credere di camminare sui tetti, di entrare nelle stanze delle studentesse, dove
lasciava rose nei loro letti e accarezzava le loro natiche morbide... e non ebbe nemmeno
il tempo di vederne una sorridere.
Una sera ebbi paura di lui, non rincasai, lo temevo. Decisi, quel giorno d'ottobre,
d'eliminarlo, dovevo farlo, se non volevo fare una brutta fine: sospettavo che volesse
impossessarsi del mio corpo.
Il coltello affondò nella sua gola, il suo sangue aveva uno strano colore e sapore, e lui
non sembrò stupito del mio gesto.
Presi i suoi appunti, lasciai luniversità e accettai questo lavoro, di aver a che
fare con i morti.
E le sue formule mi ossessionano, leggo a voce alta queglincantesimi matematici
vagando di sera tra le tombe.
E pian piano il cimitero sanima, e capisco che è una città.
Ai morti piace passeggiare nel cimitero, vedere i vivi passare con tutti quei fiori
colorati... E per ingannare il tempo qualcuno ha aperto anche un bar, ed un altro un
cinema... Tanto è tutto gratis, a che servirebbero i soldi ai morti? Qualcuno si è
comprato un televisore... E ci si riunisce la sera a guardare le partite, e cè pure
un prete che si danna di non riuscire a convertire i morti... Ma i morti sono felici,
nella loro città tutta bianca, e poi cè dattendere la resurrezione, quando i
vivi si faranno da parte... Cè pure unestetista e un barbiere, e si discute
delle ultime notizie dei giornali... Un gran chiasso, poi per nulla, tanto i morti devono
solo attendere... Ma quanto è lunga leternità!
Oggi Franco ha rubato la bicicletta al guardiano, così, tanto per farsi un giro tra i
vivi nella città, ma poi è subito ritornato indietro, cè troppo chiasso fuori,
così dice...
Ora mi è chiaro: sono morto, altro che guardiano del cimitero! Nerola mi ha ucciso, ma
adesso non ho più paura... Qui ci vivo bene, se non fosse per quella donna che mi segue e
non so cosa voglia... Indossa una veste nera merlettata e sinfilza i seni scoperti
con le spine delle rose. Il sangue le sgorga dal petto, ed eretta nel sepolcro ha riempito
tutta la tomba di sangue. Credo che dovrò sbrigarmi ad asciugare la tomba, altrimenti
tutto il cimitero sarà inondato di sangue.
Ho provato a parlarle, ma lei non mascolta, non mi vede.
Più mosservo allo specchio e più la mia pelle assume un colore spento, grigio, e
il mio viso i tratti di Nerola.
E difficile decidere se sia stato lui ad uccidermi o se sia stato io ad uccidere
lui...
Una delle sue ipotesi era che tutti i corpi, inesorabilmente, si sarebbero fusi insieme,
fino a quando...
Che stupido! La soluzione era semplice... Nerola si è impossessato del mio corpo, ed ora
simpossesserà di tutti gli altri... Ecco lequazione della resurrezione... Una
semplice progressione matematica.