Che pena pensava- osservando i lividi sul collo della
poverina. Quellimplicita richiesta daiuto, bloccata nel tempo, sul volto
tumefatto gli infondeva una potente emozione. Daltronde era il suo mestiere:
medicina legale, sala autopsie!
Eppure cera qualcosa di ammaliante. Era disgustato, ma anche soggiogato dal fascino
ambiguo di spiare dentro un corpo umano. Gli creava dipendenza.
Questo pensava incidendo sotto il seno sinistro della vittima. Era orgoglioso del suo
bisturi: emanava saettanti lampi di luce riflessi della lampadina sopra il tavolo
operatorio. Aveva passato serate intere ad affilarlo, a lucidarlo ammirandone la fulgida
sagoma. Era loggetto più bello che avesse mai posseduto. Gli voleva bene.
Impugnarlo dava un senso di onnipotenza. Sentire la lama farsi strada nellepidermide
della fanciulla lo disturbava, ma al tempo stesso gli donava un appagamento assoluto!
Mediocre a scuola: deriso dalle femminucce per quel suo essere introverso.
Mediocre sul lavoro. Neolaureato in medicina, ridotto a impiegato delle poste. Scartoffie, colleghi invidiosi. Camilla! Per lei lavevano licenziato! Aveva raccontato che aveva tentato di infilarle le mani sotto la minigonna; e di zozzerie ne faceva col suo fidanzato dietro quella siepe: puttana! Questo pensava sezionando il biondo pube di quella ingenua-odiosa studentessa di liceo. I floridi seni erano stati deposti nellapposita cella frigorifera. Il trillo del cellulare lo fece sobbalzare. Rischiò di far cadere sul pavimento il delizioso pube. Ciao, mamma. Sto per staccare! Solito tran-tran: scartoffie. Tra poco sarò lì. Depose il pube nel frigorifero, accanto a quelli delle altre sei ragazzine. Coprì con un telo i resti della studentessa sul tavolaccio di quello scantinato di periferia. Presto il greto del fiumiciattolo avrebbe accolto il suo settimo ospite. Uscì. Trangugiò una boccata daria tiepida: vitale. Si sentì bene, terribilmente bene! Imboccò la scala; al terzo piano lo aspettava un pranzetto caldo: giusta ricompensa al suo penoso, appagante lavoro.
Giorgio
Marconi nasce a Roma il 14 aprile 1967. Ha conseguito il diploma di maturità scientifica
nel 1986. Dal 1991 opera nel campo informatico. Attualmente lavora per una società
multinazionale europea in qualità di Project Manager. Appassionato di letteratura
contemporanea, amante dei gialli, thriller, fantacienza e fantasy. Ha partecipato a
numerosi concorsi ed iniziative letterarie.
Principali riconoscimenti in campo letterario:
1° Classificato: Racconto
- Concorso Il Linguaggio Degli Angeli (Art.33) Ed. 2000:
2° Classificato: Racconto
- Premio "Fiori di Campo" 2003:
2° Classificato: Silloge di Racconti
- Premio "G.Bufalino" V° Edizione 2000:
2° Classificato: Aforismi
- Premio di Letteratura "UN MESSAGGIO IN BOTTIGLIA" 2001
2° Classificato: Silloge di Racconti
- Premio "PRAEMIUM LETTERARIO INTERNAZIONALE AUCTORIS 2001 (OSSERVATORIO
LETTERARIO)"
3° Classificato: Racconto
- Premio Nazionale di Poesia, Narrativa e Teatro "Citta' di Bitetto" IX Ed. 2001
4° Classificato: Poesia singola
- Premio di Poesia "Ottavio Nipoti Città di Ferrera Erbognone" 2000
Finalista (rosa di 4): Racconto
- Premio Nazionale di Poesia e Narrativa "Santa Chiara" sez. Narrativa
5° Classificato: Racconto
- Premio Bufalino 2001 (San Cipriano D'Aversa)
5° Classificato: Racconto
- Concorso Il Linguaggio Degli Angeli (Art.33) Ed. 2001:
6° Classificato: Racconto
- PremioPicena 1999
"Autopsia" è stato scritto nel 2002.