Ieri dalla
finestra ho visto ancora il mare nero espandersi. Lentamente sta ricoprendo tutta la
città, da casa mia al mercato, e poi giù, fino alla stazione. Quell'acqua scura avvolge
tutti senza che nessuno se ne accorga. Non fa distinzione tra buoni o cattivi. Tutti
vengono ghermiti.
Poi mamma è arrivata e si è arrabbiata. Non vuole che stia alzata e guardi fuori. Sono
molto malata e ho allucinazioni dovute alla febbre, dice.
Ma io so che non è vero.
L'angelo col camice è venuto ad annunciarmi la fine. Me l'ha iniettata, e ha sorriso. E
questo diluvio è iniziato.