Era un
freddo pomeriggio invernale e decidemmo di sfidare il mistero entrando a villa Melano, a
Rivoli, disabitata ormai da secoli. La leggenda narra che la figlia del proprietario si
suicidò e il suo spirito vaga ancora per la casa... e si pensa che vengano svolte sette
sataniche.
Arrivati sul posto, muniti di torce, imboccammo una stradina ciottolosa alla fine della
quale si innalza un grosso cancello. L'intrico della vegetazione antistante l'ingresso
della villa incute già un po' di soggezione e l'occhieggiare tra le piante di siringhe e
lacci emostatici ci invitò a muoverci con prudenza.
Moltissimi sono i segni all'interno delle stanze che fanno pensare a qualcosa di
inquietante: altarini posticci, disegni e scritte inneggianti il diavolo, porte squarciate
da colpi di accetta, tracce di fuochi... la luce esterna filtrava attraverso le piccole
finestre, i pavimenti erano disseminati di calcinacci, vetri rotti, foglie e altri
detriti, mentre dalle pareti brandelli di tappezzeria, penzolavano come pelle strappata.
In una delle tante stanze dello stabile un'immagine su un muro bianco toglie il fiato:
l'ombra di un bambino impiccato è rimasta fotoincisa nel muro stesso.
Al piano inferiore, in cui si può accedere tramite una scaletta, osservarvammo disegni di
sacrifici umani, orrendi diavoli, numeri magici e tutto intorno... carogne di animali
uccisi, prevalentemente gatti sacrificati a qualche oscura divinità.
Attraversata la villa imboccammo il sentiero che si inoltrava nella fittissima vegetazione
sul retro della villa. Arrivammo alle cappelle bunker dove l'immagine di un uomo murato
vivo è rimasta "graffiata" sulla parete.
Ormai le tenebre erano calate e improvvisamente sentimmo un suono di tamburi avvicinarsi
sempre di più. Presi dal panico scappammo, ma anche se non abbiamo mai saputo cosa
successe quel giorno siamo decisi a tornarci. Ma se non mi credete andate a verificare voi
stessi...
Mi chiamo Barbara, sono nata il 9 ottobre dell'85 a Torino e frequento il terzo anno di operatrice turistica. Sono sempre stata appassionata di storie, racconti, film e tutto ciò che riguarda l'horror. Spero che questo racconto vi piaccia anche se penso che non faccia molta paura ma ve l'ho voluta raccontare perchè quello che fa paura è il fatto che è una storia vera