Gli ordini
dei suoi superiori erano tanti, troppi per lui. Lui che amava la solitudine della
biblioteca, lui che amava il passato più del presente e del futuro, dato che lui non
aveva un presente e neanche un futuro.
Passava la sua giornata con la malinconia, studiando quelli del passato che avevano avuto
quello che sarebbe stato il suo futuro.
Questo lo spingeva alla continua solitudine. Quella era stata la spinta datagli dalla
negatività, anche se lui cercava di pensare al positivo.
Essere positivo non gli era più possibile, dato che la sua schiena era quella che la
positività non la aveva mai vista, era quella che gli distruggeva la giovinezza. Una
nuova specie era nata.