Sto
guardando una lumaca, così forte, resistente e senza fatica, non è lenta come si dice,
è semplicemente senza fretta; ammiro molto questo animale (non posso dire di amarlo, ma
comunque mantiene un suo discreto fascino), così unico, adattabile, insensibile ai
problemi. Ma, ha una caratteristica per me incomprensibile, insensata, stupida, folle,
senza motivo, arida; vive solo senza presenze di suoi simili vicino, vive senza sentirne
il bisogno; è vero, so che le lumache sono ermafrodite, ma ciò non toglie la loro
sbagliata solitudine voluta.
Abito qui da anni e da anni non vivo sola, odio il silenzio della francescana solitudo,
conosco tutti qui in paese ma questo mare non mi piace più da tempo. Il mare è
solitudine, il mare è desolazione.
"Allora Eve, sei pronta per stasera?"
"Sì Mike, sì"
Lui è Mike, stiamo insieme da 3 anni oramai, sto con lui per non essere mai sola, penso
che sia innamorato di me, mi spiace per lui, davvero molto.
Abito in questo paese da sempre, conosco tutti, ma non so in quanti mi conoscono. Ho
compreso solo ora che la solitudine non è solo non conoscere, ma anche il non essere
conosciuti.
Io e Mike stiamo insieme da sempre, con lui so di non essere sola, ho paura di essere
sola, perché l'essere soli è come essere aria, e l'aria non sente nulla, sente il mondo
come se anch'esso fosse aria, anche dove s'imbatte in rocce ed acqua sente solo gas;
l'unica cosa che smuove l'insensibilità dell'aria è l'essere respirata, e se viene
respirata muore; io penso così, sarò stupida ma ci credo.
Ora, io e Mike abbiamo deciso di andarcene, o meglio io l'ho deciso, lui mi segue
solamente; solamente perché mi ama, credo. Povero, provo dispiacere per lui.
È da molto che abito qui, ed ormai conosco questo luogo palmo a palmo, conosco a memoria ogni colore dei fiori degli arbusti lungo il Rio in primavera, conosco le sfumature calde delle foglie dell'autunno del bosco, conosco a memoria la disposizione dei 54 oleandri rosa, rossi e bianchi della signora Sebbe, conosco a memoria ogni crepa dell'itterico campanile dell'annunciazione; conosco a memoria ogni cosa, ma stasera me ne andrò, andrò da qualche parte (con Mike) dove conoscere ed essere conosciuta,qui nessuno è più interessato a me, nessuno fa più nulla oltre al salutarmi; andrò dove potrò essere conosciuta, nel frattempo mi accontenterò di Mike. Povero, povero stupido.
12/08/02 20:30
Io e Mike stiamo salendo sulla nave, sento freddo, sto per lasciare tutto, il mio passato
e la mia memoria, e tutto ciò che mi rimane ora è solamente Mike.
12/08/02 20:35
La nave sta per lasciare il porto, per me sarà l'ultima volta, sono a poppa, tra le
braccia del povero Mike; lui sta guardando con fiducia il passato, per non dimenticare
ciò che si porterà nel futuro. Io non ne ho bisogno, non ho bisogno di guardare, ricordo
tutto non ho bisogno di guardare.
Sento come un vortice roteare dentro di me, e lo sento crescere; so che non è la
nostalgia per le mie memorie che sto abbandonando, ma non so cosa sia. Ho le lacrime agli
occhi. Non ho bisogno di vedere. Io.
Ma perché Mike non capisce che non ho bisogno, non riesce a capire tante cose, ma
questo deve capirlo.
Non riesco neppure più a sentire le braccia di Mike (sento che sorride e che respira), al
posto loro sento solo freddo, aria fredda.
Oh no, no.
Ho le lacrime.
Oh no, Mike sta respirando.
Mike mi sta respirando.
Mi sta respirando via.
Mi sta respirando; lui respira.