Le tenebre
non lo spaventavano... almeno fino a quel momento... per lo meno. La mente umana in alcuni
casi può creare immagini raccapriccianti dal niente.. ma quello che Greg avrebbe visto
non era finzione.. non era un incubo come quelli che invadono le notti insonni dei
dannati.
...
Il 31 ottobre era vicino e con esso anche quel clima fatuo e insignificante che viene a
crearsi... Halloween, un'americanata l'avrebbe definita, ma lo stesso sentiva qualcosa
nell'aria.. si sarebbe divertito..
Intanto dalle casse del suo hi-fi i Children of Bodom suonavano a volume assordante Follow
The Reaper.. un ottimo cd per staccarsi dalla realtà.
La sera del 30 si stava avvicinando e il sole stava lentamente lasciando spazio ad un
cielo plumbeo velato di malinconica tristezza.. sarebbe piovuto.. forse sangue.
Si guardò furtivamente le mani segnate dai profondi tagli che usava incidersi per provare
dolore e non pensare alla sua futile esistenza... Forse anche lui avrebbe dovuto seguire
la falce fino al punto di non ritorno...
I pensieri sono parole non dette che vagano cupi nella mente e si insinuano nel
subconscio... rimanendoci.
Ora si stava vestendo e, indossato il cappotto nero lungo, uscì ancora sicuro di sé...
La strada buia e vuota... spenta come un cimitero spettrale al calar delle tenebre gli
parve un luogo così affascinante... forse non avrebbe aspettato Halloween per girare
tutta la notte spaventando la gente.
Un suono come di schegge che fendono la pelle lo distolse dai suoi pensieri e lo fece
tornare al mondo.. qualcuno lo stava fiutando, da qualche parte, forse dall'altra parte...
Un urlo gli squarciò la mente e d'istinto cominciò a correre, urtando passanti
inesistenti e schivando automobili invisibili.
L'urlo non cessava, anzi saliva di intensità e così il suo lamento interiore come
un'ascia che con violenza macabra trancia di netto la testa di un neonato.
Correre, doveva correre... verso la rovina, verso il buio senza fine, ma le voci nella sua
mente lo stavano rendendo pazzo...
Un lampione illuminava tenuemente la via, forse l'ultima luce che avrebbe visto prima del
fuoco eterno della dannazione...
Voci.. voci costanti.. voci urlanti.. voci di morte.. voci dalla MORTE.
Una belva feroce stava macinando isolati su isolati in una corsa infernale.. stava venendo
a prenderlo.. Scappa, rifugiati, corri via.. voci insistenti.. voci malate..
La bestia era vicina... sentiva ormai il suo alito putrescente di carcasse divorate e
vittime immolate al Demonio.. vicina.. come la fine di tutto..
Rumore di zoccoli.. veloci.. asfalto in fiamme.. respiro affannoso.. Greg immobile,
paralizzato, ascolta le voci.. trema e il suo aspetto cadaverico lo fa sembrare uno zombie
uscito da un film di George Romero.. e' la fine, la fine della sofferenza, la fine della
vita.. l'inizio di qualcos'altro... l'altra vita.
L'ultima cosa che sentì era sua madre.. sua madre che gli urlava bestemmiando di andare a
trovarla al cimitero, sua madre che delirava, sua madre che lo voleva morto.
Il demone era su di lui.. lo annusò furioso e gli squartò il ventre facendogli partire
la testa, schizzi di sangue nero, schizzi di vita perduta, schizzi di vana esistenza,
verso l'eternità...
The portal has been past and it's
time to make a turn, to follow the reaper
until the point of no return.