Il tuo cuore

E' notte fonda e per le strade il rumore del vento, accompagnato dal ticchettio di una pioggia leggera novembrina, culla il mio riposo. Né tuoni né fulmini disturbano i miei sogni ma ad un tratto, ecco, il fragore come di una porta sbattuta violentemente mi desta.
"Cosa sarà?" chiedo al mio animo impaurito, alzandomi di scatto dal tepore del mio letto. Frastornata mi guardo intorno, ed esso risponde: "Nulla, torna a dormire".
Provo ad alzarmi. Una gamba dopo l'altra, tremanti e poco sicure cercano di sorreggermi nel buio: "Non può essere niente! L'ho sentito e mi sono anche svegliata di soprassalto per lo spavento!"
"E di cosa hai paura? Che sia entrato qualcuno?" mi dice il mio interlocutore notturno.
"Certo! E se mi facesse del male? E se fosse un ladro? Cosa devo fare!!!" ormai la mia mente non ragiona più ma la curiosità è più forte. Devo andare a vedere cos'è successo.
"Calma, non fare le cose di fretta. Se ci fosse davvero qualcuno avresti sentito altri rumori" continua a parlare questa voce dentro di me, ma la mia voglia di sapere vuole portarmi dall'altra parte della porta.
"Forse è vero! Non sento più niente" cerco di rassicurarmi e a tentoni arrivo alla porta. La mia mano trema, respiro a fatica e nel silenzio più totale sento solo le pulsazioni del sangue nelle orecchie, le pulsazioni di un sangue che sembra scorrere a una velocità sovraumana, ne ho quasi paura, ho quasi paura che si possano sentire. E la mia mano continua a tremare avvicinandosi sempre di più alla maniglia della porta. La tocco "Sembra di fuoco, mi sta bruciando il palmo" urlo dentro di me.

"Ma cosa dici! Ti sembra che possa essere la maniglia a bruciare? E' tutta suggestione" cerca di rassicurarmi quest'animo tranquillo.
"Perché tu non sei preoccupato?" gli domando
"Apri la porta" risponde lui
Ingoio un blocco di saliva rendendomi conto che non ho ancora deglutito dal momento in cui mi sono alzata. Apro la porta ma chiudo gli occhi per non vedere "No, ho troppa paura!"
"Apri gli occhi" continua lui
Apro piano piano entrambi gli occhi. Non è buio, o almeno non è buio del tutto: la luce dalla strada mi fa identificare le ombre nel soggiorno. "Tutto sembra normale" mi domando.
"Ovvio che sembra normale. Non vedi che non c'è nessuno?" m'illumina il mio animo
"Ma allora quel rumore?" mi chiedo basita
"Era solo il tuo cuore" conclude lui.

Anima Oscura

Anima Oscura è nata a Torino nel lontano '73, ribelle fin da giovane ha passato tutte le mode più dark degli anni '80, passando dal punk al new wave... in questi frangenti ha avuto modo di accostarsi all'horror, dai grandi scrittori, ai registi più famosi, alla musica esoterica.. Adorazione per Lovecraft e Poe sono il minimo ma non disdegna Dino Buzzati. Ha iniziato a scrivere da giovanissima, durante i lunghi tragitti in treno andando o tornando da scuola. Non ha ancora capito se è misantropa di natura o per sua volontà inconscia. Sito personale: digilander.libero.it/AnimaOscura/AnimaOscura.htm