Tsukamoto si racconta

Dall'Asian Film Festival X Edizione intervista esclusiva a Tsukamoto Shinya dalla nostra inviata Anna Maria Pelella. La retrospettiva di questa decima edizione dell’Asian Film Festival è stata dedicata a Shinya Tsukamoto, uno dei più importanti registi contemporanei, che in questa occasione è stato insignito di un Premio alla carriera. Autore di numerosi capolavori, che spesso hanno goduto dell’attenzione internazionale all’interno dei festival più importanti,Tsukamoto esplora con acume e coraggio il rapporto corpo-tecnologia, come nella trilogia di "Tetsuo", le profondità della psiche umana, come in "Vital" e "Gemini", l'erotismo conturbante, come in "A Snake of June", o il concetto stesso di realtà, come nei due "Nightmare Detective". Alla presenza del regista è stato presentato anche l'ultima sua fatica "Kotoko".
Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il regista di cui proponiamo l’intervista.

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Per secoli, l’umanità ha scrutato il cielo in cerca di risposte, domandandosi se siamo davvero soli nell’universo. “Alieni cattivi” esplora proprio questa dimensione: 20 racconti che ridanno vita a quel timore primordiale, portandolo nel cuore della nostra quotidianità. Ogni storia è un viaggio in un incubo diverso, dove l'invasore non arriva sempre dallo spazio profondo, ma si annida anche tra le pieghe della realtà che conosciamo. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 20 illustrazioni.

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IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI

E' disponibile il grande saggio illustrato dedicato a "Il Ritorno dei Morti dei Viventi", film cult di Dan O'Bannon del 1985. Oltre 170 pagine di curiosità e aneddoti che soddisferanno anche i fan più esigenti. Compra subito!

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L'ECO DEGLI ZOMBIE...

In “L'eco dei morti”, l’apocalisse zombie non è soltanto un pretesto narrativo, ma uno specchio implacabile delle storture del mondo in cui viviamo. È un viaggio attraverso le macerie della civiltà, dove i sopravvissuti italiani, vent'anni dopo il disastro, cercano disperatamente di ricostruire un ordine sociale. Ma hanno davvero imparato qualcosa dai fallimenti del passato? Disponibile in ebook e cartaceo entrambi illustrati.

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CHI HA PAURA DEI CAPELLI?

Agnese soffre di tricofobia, la paura irrazionale di capelli e peli. La sua vita viene sconvolta da una serie di avvenimenti, disgustosi e macabri, che la conducono in un vortice di paranoia e delirio. Scopri Tricofobia, l'innovativo horror scritto da Ramsis D. Bentivoglio. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 25 illustrazioni.

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PERVERSI... RITRATTI DI FAMIGLIA

Così scrive Paolo Di Orazio nella prefazione: i personaggi di Laura Marinelli sono grondanti pulsioni, sono bestiali anche se innocenti coi loro appetiti e umori più impopolari. Dietro quale porta, in una casa come tante, si nasconde la follia? Ritratti di famiglia contiene due storie drammatiche di depravazione e disperazione arricchite da 20 illustrazioni esplicite senza censura. Disponibile in ebook e cartaceo. V.M 18 anni!

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HORROR MOVIES '70-'80

“Horror Movies '70-'80” è una fanfiction che omaggia i leggendari film horror anni '70 e '80. Gli autori di questa antologia illustrata hanno reinterpretato quei capolavori, qualcuno ha proseguito la storia originale, altri hanno raccontato cosa è successo prima mentre qualche ardito ha rimescolato completamente le carte. “Horror Movies ‘70-’80” è un viaggio nel tempo che vi farà rivivere quelle straordinarie atmosfere horror del passato. Disponibile in ebook e cartaceo

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HORROR PORNO ILLUSTRATO

Mia è una ragazza insicura che detesta il proprio aspetto fisico. Durante una serata con le amiche, una seduta spiritica fatta per gioco risveglia un’entità malefica che perseguita Mia obbligandola a perversi rapporti sessuali. Un porno horror esplicito e feroce, un incubo eccitante e malsano arricchito da 10 splendide illustrazioni, senza censura, di Alessandro Amoruso. Disponibile in ebook e cartaceo

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IL CANTO DI VETRO

Arizona. Un uomo si fa esplodere all'interno del centro di ricerca aerospaziale St. Lucy. Palermo. Nell'ambiente della criminalità serpeggia il misterioso “Canto di Vetro”: è il nome di una nuova droga o il folle messaggio cifrato dei terroristi? Un poliziotto dell'antiterrorismo indaga e scopre quanto è spaventosa la verità che collega questi due eventi. Il raffinato horror di Francesco Corigliano è disponibile in ebook e cartaceo illustrato

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14 ORRORI DA LEGGERE

È buio. Stai attento. Cosa c’è là dietro, l’hai visto anche tu? Ma dai, era solo un’adorabile vecchina. Eppure c’è qualcosa di tetro nel bagliore dei suoi occhi... Scopri Crepuscolaria, la nuova antologia di Eleonora Della Gatta: 14 racconti che si snodano tra horror classico, folklore, fantastico, piccole pillole di paura, da assumere rigorosamente a stomaco vuoto! Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 14 illustrazioni.

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OSCURE VARIANTI

Maniaco di remake e riscritture, Danilo Arona, autore di oltre 40 libri, smonta e reinterpreta 3 mostri sacri del fanta-horror: “La casa dalle finestre che ridono”, “Giro di vite” e “L'invasione degli ultracorpi”. Nasce così “Oscure varianti”, un imperdibile appuntamento con il Buio. Disponibile in ebook e cartaceo illustrato

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CHI HA PAURA DELLE STREGHE?

"Storie di Streghe" è un’antologia che vuole omaggiare la figura della Strega in tutte le sue sfaccettature, antiche e moderne. Tra leggende e folklore i 12 racconti che ne fanno parte sono i migliori tra quelli che hanno partecipato al Premio Scheletri 2022.
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GLI ZOMBI COME NON LI AVETE MAI VISTI...

Il mondo è completamente cambiato da quando è arrivato il freddo. Ma quella che scende dal cielo non è neve. I fiocchi bianchi hanno trasformato gran parte delle persone in “Prosciugati”: morti viventi avvizziti fino all’osso in perenne caccia di vivi da divorare. "Se fosse stata neve" è un horror innovativo, diverso, a suo modo ambientalista. Disponibile in ebook e cartaceo a 4.90 €!

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CHI ERA MAX SCHRECK?

Esattamente 100 anni fa usciva nelle sale Nosferatu, capolavoro del cinema muto diretto da Murnau. Ma chi era veramente Max Schreck, l'uomo che si celava sotto i panni del repellente e inquietante conte Orlok? Scoprilo nel saggio Max Schreck l'attore vampiro, un vaggio tra realtà e leggenda, mito e finzione creata ad arte. Disponibile in ebook e cartaceo illustrato a 5.90 €

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ORRORE IN MOLISE

Chi è Vezkeí? E' solo un dimenticato idolo sannita? Scritto da Miriam Palombi, apprezzata autrice di storie dell'orrore, Il Varco è un horror superbo che mescola alla perfezione folklore e storia, orrori antichi e moderni, il tutto ambientato in un'Italia misteriosa e poco conosciuta ma non meno spaventosa. Disponibile in ebook e cartaceo illustrato al super prezzo di 4.90 €

In Vital l’elemento ricorrente è il mare, in A Snake of June c’è la pioggia, in Kotoko sono presenti entrambi, come mai c’è questo ricorrere di un elemento in maniera così evidente?
Il mare è l’elemento da cui tutti veniamo e io ho inteso sottolineare il carattere primordiale delle esperienze occorse ai protagonisti.

L’altro elemento è quello della danza connesso direttamente alla pioggia, c’è un significato nella sua scelta?
Una donna che danza, sotto la pioggia per di più, rappresenta la bellezza della natura, non c’è nulla di più piacevole da ammirare.

Anche in Nightmare detective, c’è la pioggia…
In Nigthmare?

Akumu Tantei…
(Ride) ah... ma no quella era una grondaia che lasciava cadere l’acqua su di lei...

In Vital Hiroshi non ricorda e parte dal corpo per ritrovare la memoria, in Kotoko lei usa il dolore per sentire di essere viva, c’è un elemento comune tra i due o è solo casuale che in entrambi il corpo funga da tramite per la consapevolezza?
In effetti sono due aspetti dello stesso processo, non c’è contrapposizione, sono due persone che hanno bisogno di un tramite per trovare qualcosa che hanno perso.

Quanto di quello che vediamo in Kotoko è reale e quanto frutto della mente di lei?
Kotoko ha subito una violenza, per cui il suo problema è quello di uscire dal dualismo che le contrappone l’esperienza del male a ogni esperienza che potrebbe portarle qualcosa, quindi lei scinde in due tutto quello che incontra e molto è nella sua mente, come un meccanismo di difesa.

Scindere è quindi il suo modo di mantenere il contatto con la realtà?
L’unica sua esperienza è stata di violenza, lei deve quindi conservare qualcosa separandolo da quello che ricorre nella sua esperienza: il dolore.

Curiosamente il dolore è anche il suo meccanismo di consapevolezza...
Sì, c’è una sovrapposizione, ma lei non ha altro modo per salvare qualcosa, poi il male prende il sopravvento e lei si perde...

Tutte queste espressioni sono indice di un demone interiore o vengono da fuori?
Nei film americani il demone viene sempre attaccato e muore, in questa mia visione invece c’è una comunione con il demone, che viene dall’interno e per questo coesiste con l’esperienza dei protagonisti.

La paura di porsi in relazione con gli altri di Kotoko è un elemento ricorrente nel suo cinema, è qualcosa che le appartiene?
Sì, io ho sempre la sensazione che ci sia qualcosa di cattivo che potrebbe turbare la mia serenità, per natura sono una persona serena, ma ho sempre la sensazione che potrebbe finire da un momento all’altro con una semplice intromissione dall’esterno.

Una specie di stalker emozionale?
Si potrebbe dire così, o meglio che si tratta di un’altra parte di me che viene fuori quando sono rilassato.

Il suo rapporto con questo demone interiore è cambiato nel tempo o è sempre presente?
No, è sempre lo stesso, uso solo modi diversi per raccontarlo (ride).

Qual è il suo incubo peggiore?
Sono inseguito, nel buio e non vedo chi mi segue, ho paura ma nello stesso tempo provo piacere, come quando trattieni a lungo e poi lasci andare la vescica (ride).

Una liberazione dalla tensione, insomma...
Sì, come fosse una cosa fisiologica.

E' esatto dire allora che lei queste contrapposizioni le porta dentro e le espone allo sguardo per liberarsene?
Non me ne libero, ma le metto fuori e poi tornano a perseguitarmi (sorride).

Lo spazio nei suoi film è sempre soffocante, come mai?
La vita serena è solo un’apparenza, io ammonisco con le ombre che rappresento, a stare sempre in guardia e a stare attenti all’illusione della serenità.

Qual è il film che le ha fatto più paura?
Ringu, in Europa però, mi ha detto Gaspar Noè, che non ha fatto poi tanta paura...

Bè non tutti la pensano così, molti hanno ritenuto che l’originale Ringu fosse molto più ansiogeno del remake americano... lei quali registi ritiene che lei siano stati di ispirazione?

Kurosawa Akira, Imamura Shohei, Takeshi Kitano.

Ozu?
No, da noi o ti piace Kurosawa o ami Ozu (sorride).
  E registi europei?
Fellini, e Dario Argento.

Come giudica il J-horror?
E' stato molto importante, e credo sia ancora fonte di influenze e contaminazioni.

C’è censura sui contenuti di un’opera da voi in Giappone?
Al cinema no, assolutamente, ma in televisione sì, perché la guardano i bambini e si sta molto attenti a quel che si mostra.
  In Marebito lei è un videoamatore, è un caso o lei intende sottolineare che il regista vede più degli altri?
(Ride) Non era un mio film, è solo un caso che avessi la videocamera...

Cose le piacerebbe girare adesso se ne avesse l’opportunità?
Mi piacerebbe una cosa di animazione erotica, costa poco e se poi va bene posso farne una serie (sorride).

Ha dei progetti al momento?
No, non ho finanziamenti, al momento mi limito a pensare... (sorride)
(Anna Maria Pelella: 20 marzo 2012)



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