I misteri di Wayward Pines

Oggi vi vorrei parlare di una trilogia che mi ha rapito il cuore.
Inizio con il presentarvi l'autore. Blake Crouch nasce nel 1978 in North Carolina. Ha 12 anni quando, nel 1990, assiste alla prima messa in onda della serie che ha stravolto il modo di fare tv; stiamo parlando dell’osannato Twin Peaks, serial nato dalla tanto distorta quanto geniale mente di David Lynch. Chi ha ucciso Laura Palmer? è l’interrogativo che ha tenuto il mondo occidentale col fiato sospeso per due stagioni. Il finale ci ha lasciato un po’ tutti con l’amaro in bocca. Tra questi tutti, anche il piccolo Blake.
Nella postfazione del primo volume della trilogia, l’autore ci racconta del suo amore, incondizionato e immutato nel corso degli anni, nei confronti di Twin Peaks e soprattutto della sua determinazione nello scrivere la sospirata terza stagione, quella in cui tutti i tasselli sarebbero andati al loro posto a comporre il grande quadro d’insieme.
L’idea l’ha accompagnato nel corso degli anni, e ha assunto varie forme, sino a trasformarsi nella trilogia di Wayward Pines.

“Questo romanzo non è Twin Peaks, neanche alla lontana, ma senza di esso non sarebbe nato. Spero che vi piaccia.” Blake Crouch

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Per secoli, l’umanità ha scrutato il cielo in cerca di risposte, domandandosi se siamo davvero soli nell’universo. “Alieni cattivi” esplora proprio questa dimensione: 20 racconti che ridanno vita a quel timore primordiale, portandolo nel cuore della nostra quotidianità. Ogni storia è un viaggio in un incubo diverso, dove l'invasore non arriva sempre dallo spazio profondo, ma si annida anche tra le pieghe della realtà che conosciamo. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 20 illustrazioni.

Questa la dedica di Crouch ai suoi lettori.
Wayward Pines non è Twin Peaks, ma riproduce (in una sua originalissima forma) lo stesso senso di claustrofobia e alienazione della cittadina fuori dal tempo di Lynch.
L’agente speciale del FBI Ethan Burke, nel corso di un’indagine, si trova intrappolato in una splendida cittadina tra le montagne dell’Idaho. Wayward Pines e i suoi abitanti sembrano usciti da un quadro di Norman Rockwell. Perfetti. Troppo. Qualcosa stona pesantemente. E Burke è deciso a scoprire cosa. Ma a volte, la realtà è peggiore dell’illusione.
“L’alma in se stessa alberga, e in sé trasforma nel ciel l’inferno e l’inferno in cielo.” John Milton

Questa frase tratta dal Paradise Lost ci introduce alla lettura del secondo volume.
Il terzo porta a compimento storia e personaggi, con un finale da mascella pendula come non ne leggevo da... No, forse è il miglior finale che abbia mai letto.

M.Night Shyamalan ne ha tratto una serie tv per la Fox, con Matt Dillon nei panni dell’agente Ethan Burke.
Io avevo provato a seguirla, ma... da un certo punto prende tutta un'altra strada rispetto ai romanzi, anche interessante, ma non capisco che bisogno c'era! Una storia perfetta. Perché modificarla? Bah.

Ma consiglio vivamente a tutti, indipendentemente dai vostri gusti letterari, la lettura della trilogia di Wayward Pines; senza esagerazioni, è uno dei romanzi più belli, appassionanti e intelligenti che abbia mai letto. Ho divorato l’intera trilogia in 4 giorni, anche meno.
Ora però sorge un piccolo problema... i volumi sono introvabili! Non sono presenti sugli scaffali delle librerie, non li ho mai, MAI visti in nessuna delle mie numerose spedizioni nei mercatini dell'usato e se lo cercate su eBay et similia preparatevi a sganciare un centone.
Gli insondabili misteri dell'editoria.

Monia Guredda nasce a Roma nel 1983. Consegue un’utilissima maturità artistica e un’ancor più utile laurea triennale in Arti e Scienze dello Spettacolo. Ama leggere, ama scrivere, ama vedere film e serie tv (che a volte chiama ancora “telefilm”). Organizzatrice di eventi letterari, giornalista pubblicista e scrittrice pubblicata, sguazza con maggior delizia nel genere horror (con una nota di ironia), anche se di tanto in tanto non disdegna incursioni in altri territori. Strega buona (quasi sempre) consulta con una certa regolarità i suoi fedeli tarocchi che a volte le danno delle dritte anche per nuovi racconti. Suoi racconti sono apparsi su Letteraturahorror.it, La Soglia Oscura, Watson e Tuga mentre il primo libro tutto suo è uscito per quelli di Edizioni La Rìa con il titolo “Puoi sentirli sussurrare”. Le è costata più fatica trovare il titolo che scrivere i 22 racconti presenti nella raccolta.



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