Horror onirici

Si sa, i sogni son desideri di felicità. E gli incubi? Beh, gli incubi sono esorcismi; l’inconscio ci mostra e ci fa vivere le nostre peggiori paure durante il sonno, in modo da renderci più forti e coraggiosi nell’affrontare la realtà. Su questo spinoso argomento son stati scritti fiumi di parole (aah, poveri, poveri Jalisse) tra trattati di psicologia, tesi di laurea, romanzi e... sceneggiature cinematografiche!
Eh già! Cosa sarebbe il mondo dell’horror senza il mondo dell’incubo?
Già un film horror è un incubo a occhi aperti, un incubo condiviso tra regista e spettatori, il cui scopo è proprio quello di esorcizzare le nostre paure più profonde e inconfessabili.
Tipo ritrovarsi seminude ma in tacco 12 a correre nel bosco di sera (ho paura nel bosco di sera) inseguite da un tizio mostruoso e armato di motosega.
Ma tranquilli; questo capita solo alle bionde ;)
Comunque, compito primordiale delle storie di paura, prima narrate intorno a un fuoco, ora ammirate sul grande schermo, ma sempre quelle sono, è proprio quello di condividere la paura al fine di poterla meglio affrontare.
Ok. Gli horror sono materializzazioni di incubi da esorcizzare.
Ma qui dobbiamo parlare del ruolo del sogno/incubo all’interno del racconto horror: un incubo nell’incubo.
I protagonisti delle storie horror si trovano ad affrontare grandi pericoli, reali o immaginari, naturali o sovrannaturali. Le armi con cui combattere le paure sono il coraggio e la razionalità. Qualcuno ce l’ha, gli altri muoiono.

Pubblicità

ANTOLOGIA ALIENA... LA TERRA È SOTTO ATTACCO!
Per secoli, l’umanità ha scrutato il cielo in cerca di risposte, domandandosi se siamo davvero soli nell’universo. “Alieni cattivi” esplora proprio questa dimensione: 20 racconti che ridanno vita a quel timore primordiale, portandolo nel cuore della nostra quotidianità. Ogni storia è un viaggio in un incubo diverso, dove l'invasore non arriva sempre dallo spazio profondo, ma si annida anche tra le pieghe della realtà che conosciamo. Disponibile in ebook e cartaceo entrambi arricchiti con 20 illustrazioni.

Spesso un personaggio fa un sogno che si rivela premonitore.
Oppure i sogni influenzano la sua realtà.
Oppure arriva a confondere il sogno con la realtà, creando confusione e disagio anche in noi spettatori. Vedi Spider con Ralph “Voldy” Fiennes.
Il regista che più di tutti sfrutta l’effetto onirico nei suoi lavori è indubbiamente David Lynch. Ma mica posso mettermi a fare una disamina dell’opera omnia di Lynch qui! Twin Peaks l’abbiamo visto tutti, tutti lo abbiamo adorato, ma tanto nessuno l’ha capito. Ma l’amiamo lo stesso ed è questo che conta.
Certo è che se si nomina il binomio horror/incubi il primo titolo che viene in mente a tutti è Nightmare, del compianto genio Wes Craven :’(
Freddy Krueger è un bidello e un pedofilo assassino. I genitori di Elm Street lo uccidono col fuoco, che si sa purifica. Ma lui torna sotto forma di incubo. Apparentemente imbattibile, perché tutti dobbiamo dormire e soprattutto perché Freddy trae la sua forza dalla paura che scatena, creando un circolo vizioso.
Un classico del genere amato da intere generazioni, grazie all’inquietudine che provoca, a una buona dose di ironia (sempre presente nei lavori di Craven) e per il fatto non trascurabile di aver lanciato un certo Johnny Depp.
Quali paure sono rappresentate in questa pellicola?
La prima e la più terribile è in realtà quella provocata dal Freddy umano: ogni genitore teme che il proprio figlio possa finire tra gli artigli del mostro. I genitori dei bambini esorcizzano fisicamente la loro paura con il fuoco. Ma questo gesto violento genera altra violenza, creando un mostro ancora più temibile.
Qual è il messaggio? Che i mostri esistono e che vanno combattuti, sempre. Perché il male cambia volto, ma non muore mai.
Certo, un messaggio poco incoraggiante, ma veritiero. Questo è l’horror, baby, mica la solita commediaccia romantica in cui lui arriva in aeroporto all’ultimo momento e tutti i problemi sono magicamente dimenticati.
Nightmare è sicuramente il titolo più emblematico del connubio horror/inconscio, ma film in cui i sogni, gli incubi e le allucinazioni hanno un certo ruolo non si contano.
Così, al volo, mi vengono in mente:
Gothika, con Robert Downey Jr e Halle Berry (allucinazioni)
In Dreams, sempre con Robert (sogni/ricordi perduti)
Shrooms, film in cui il solito branco di scemi si riunisce, questa volta per assaggiare i funghetti trallallà in un bosco irlandese. E parte il trip. La scena della mucca che parla vale da sola tutto il film. Ma il finale a sorpresa si riprende.
A scanner darkly. Cosa è vero e cosa no? Chi può dirlo?
Final destination. Le premonizioni del protagonista di turno salvano le chiappe al gruppo. Almeno per una mezza giornata, alla fine della quale faranno una fine mille volte più dolorosa e acrobatica di quella alla quale erano scampati.
Franklyn. Stupendissimo. Non vi dico niente. Guardatelo e basta.
Il labirinto del fauno. Capolavoro di Guillermo del Toro. Il mondo onirico creato dalla bambina è mille volte meglio del mondo che la circonda.
Inception. E vabbè. Comunque la trottola non cade.
L’Uomo senza sonno. Sempre Nolan.
Shutter Island. Leo ha dei problemi irrisolti con se stesso.
Poi direi gran parte del cinema horror orientale.
Stephen the King ammette che scrive le sue storie per esorcizzare le sue paure. E gentilmente ci include nella terapia.
Un narratore inventa una storia basandosi su una sua paura e la racconta per farla uscire dalla sua testa. In questo modo passa il testimone agli ascoltatori che trarranno forza dallo scoprire che, quella che credevano una loro personale debolezza, è in realtà condivisa da molte persone.
In questo modo il demone viene ridimensionato. Ma non sconfitto. Perché nell’ultima inquadratura riapre sempre l’occhio.
Concludo citando le parole del barbone di Pretty Woman: “Si deve sognare! Perciò... continuate a sognare!”

Monia Guredda nasce a Roma nel 1983. Consegue un’utilissima maturità artistica e un’ancor più utile laurea triennale in Arti e Scienze dello Spettacolo. Ama leggere, ama scrivere, ama vedere film e serie tv (che a volte chiama ancora “telefilm”). Organizzatrice di eventi letterari, giornalista pubblicista e scrittrice pubblicata, sguazza con maggior delizia nel genere horror (con una nota di ironia), anche se di tanto in tanto non disdegna incursioni in altri territori. Strega buona (quasi sempre) consulta con una certa regolarità i suoi fedeli tarocchi che a volte le danno delle dritte anche per nuovi racconti. Suoi racconti sono apparsi su Letteraturahorror.it, La Soglia Oscura, Watson e Tuga mentre il primo libro tutto suo è uscito per quelli di Edizioni La Rìa con il titolo “Puoi sentirli sussurrare”. Le è costata più fatica trovare il titolo che scrivere i 22 racconti presenti nella raccolta.



CONSIGLI DI LETTURA

» Archivio notizie

RUBRICHE: arte | Audiolibri | Concorsi | Dracula | ebook | editori | Film | Film gratis | Fumetti | Guida alla scrittura | Halloween | Interviste | Isola di Scheletri | Letters from R'lyeh | libri | Necrolexicon | Notizie | partner | Pennywise | Racconti | Scream Queen | Segnalibri | Signora delle Mosche | Teschio d'oro | TV Horror | Videogiochi | Zio Tibia