Passiamo ora allo studio della morfologia che è quel settore
delleducazione linguistica che si interessa di analizzare le parole come parti del
discorso.
Le parti del discorso sono nove, alcune di esse sono di forma variabile, altre di forma
invariabile, precisamente:
Parti variabili |
Parti invariabili |
1) Articolo |
6) Avverbio |
2) Nome |
7) Preposizione |
3) Aggettivo |
8) Congiunzione |
4) Pronome |
9) Interiezione |
5) Verbo |
|
La parte variabile del discorso che si premette al nome per individuarlo meglio e
precisarne il genere e il numero è larticolo.
Solitamente larticolo precede un nome, se viene premesso ad unaltra parte del
discorso (aggettivo, verbo, avverbio, ecc.) ne cambia la natura e segnala che essa viene
usata come nome, esempio:
Il bello piace a tutti - articolo + aggettivo
Lo scrivere bene è raro - articolo + verbo
Le parole bello, scrivere, essendo precedute dallarticolo, svolgono la funzione
di nome.
Quando larticolo si riferisce a persone, animali o cose note a chi parla e a chi
ascolta, indicandole in modo determinato e distinguendole così dalle altre, si chiama determinativo.
Il - lo - la - i - gli - le, sono gli articoli determinativi (maschili e
femminili, singolari e plurali).
Quando larticolo si riferisce a persone, animali o cose in modo generico e senza
determinarle, si chiama indeterminativo.
Un - uno - una, sono gli articoli indeterminativi (maschili e femminili
soltanto singolari perché mancano di plurale).
I nomi maschili singolari richiedono luso:
di il se hanno inizio per consonante escluse s impura (ossia
seguita da consonante), z, gn, ps, x.
di lo se hanno inizio per vocale, s impura, z, gn, ps, x.
Lo davanti a vocale si elide, però non vi è elisione davanti a
parole che iniziano per i seguita da vocale, esempio:
Lo ionio, lo iettatore, lo iato.
Davanti ai nomi maschili plurali i si comporta come il e gli come lo.
I nomi femminili singolari e plurali che iniziano per vocale o consonante richiedono
luso di la e le. La davanti a
vocale si elide, mentre le no per evitare confusione tra il singolare e
il plurale es:
letà (singolare) le età (plurale).
Larticolo determinativo si usa:
Quando si vuole indicare unintera classe di esseri animati o cose esempio:
Il leone è il re della foresta
Con i nomi di esseri animati o cose note a chi parla e a chi ascolta esempio:
La professoressa ha assegnato i compiti
Con i nomi di esseri animati o cose uniche, esempio:
Il sole oggi è pallido
Con i soprannomi e con i cognomi di personaggi famosi, esempio:
Jack lo squartatore, la Fallaci
Con laggettivo possessivo quando precede i nomi di parentela che hanno una
sfumatura affettiva e con i diminutivi, esempio:
La mia mamma, il mio fratellino
Con i titoli di opere famose e con i nomi geografici esempio:
LEneide, il Tevere.
Larticolo indeterminativo si usa per indicare in modo vago e generico vocaboli di
genere maschile o femminile.
I nomi maschili singolari richiedono luso:
Di un se iniziano per vocale e consonante (escluse s impura, z, gn, ps,
x).
Di uno se iniziano per s impura, z, gn, ps, x.
E errore scrivere unautore, unintruso
in quanto un è troncamento di uno e non si elide.
Tutti i nomi femminili singolari richiedono luso di una che
davanti a vocale si può elidere:
unoasi, unauto.
Come già detto in precedenza gli articoli indeterminativi non hanno il plurale, pertanto in caso di necessità, si ricorre agli articoli partitivi, che sono formati dalla preposizione semplice di, più le varie forme degli articoli determinativi.
Di + il = del
Di + i = dei
Di + lo = dello
Di + gli = degli
Di + la = della
Di + le = delle
Ho visto degli amici
Ho letto dei libri interessanti
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Rubrica a cura di Anna Scudiero. I testi di riferimento sono: Idioma e stile di Filippo Maone edizioni A.P.E. Mursia; iIl libro di grammatica dalla regola alluso Bonaccorsi-Spitali edizione Deagostini; Grammatica & metodo Biscazza Mandurrino Noris Sansoni per la scuola.