L'ora piu' buia

di Claudio Vergnani - pagine 492 - euro 16,00 - Gargoyle

Disgustati e annichiliti dall'esperienza parigina Claudio e Vergy decidono di tornare a Modena non solo per scoprire che fine ha fatto Alicia ma anche per dare un senso ad un'esistenza grigia priva di scopi se non quello, forse nemmeno tanto nobile e coraggioso come potrebbe sembrare, di annientare i vampiri.
Mentre la situazione in città sembra quasi tornata alla normalità, se si esclude qualche sparuto gruppo di succhiasangue cenciosi rintanati nelle zone malfamate della periferia, Claudio e gli altri scoprono l'esistenza di un nuovo Maestro, probabilmente uno dei più antichi e potenti che l'umanità, suo malgrado, abbia conosciuto... la caccia è quindi riaperta.

Dopo mesi di trepidante attesa finalmente è arrivata "L'ora più buia", il capitolo conclusivo della saga vampirica creata da Claudio Vergnani. Credo che sia raro trovare un autore che riesca a tenere viva l'attenzione e la soddisfazione dei lettori per tutta la durata di una saga, in questo caso tre libri, senza deluderli un pochino o perlomeno senza perdere nulla in qualità. "L'ora più buia" ha invece ampiamente soddisfatto, anzi superato, le più rosee aspettative.
Chi segue Scheletri sa già che considero "Il 18° vampiro" un piccolo capolavoro che è riuscito a farmi rinnamorare di un genere letterario, quello dei vampiri che, negli ultimi anni, detestavo profondamente a causa di ciò che era diventato per via di scrittori come la Meyer, la Palazzolo e compagnia bella.
Poi è arrivato "Il 36° Giusto", sicuramente inferiore al primo, ma pur sempre un ottimo libro altamente sopra la media tanto che, pur non amando le saghe, film o libri che siano, non vedevo l'ora, e scusate il gioco di parole, che uscisse "L'ora più buia". Da lettore/fan di Vergnani temevo di rimanere deluso ma così non è stato: ancora una volta il talentuoso Claudio ("talentuoso" perchè dopo tre libri di questo livello ha confermato di avere davvero un talento speciale) è riuscito a stupirmi e concludere con il botto l'avventura di Vergy & C.
Al di là della trama (avvincente quanto si vuole e narrata con tanta maestria da rasentare la perfezione) "L'ora più buia" avvalora ciò che lo stesso Vergnani ha affermato durante l'anteprima del 30 settembre 2011 a Modena, ossia che il genere horror, ingiustamente considerato di nicchia, può andare oltre il mero intrattenimento per diventare "profondo" e "introspettivo" quanto possono esserlo le cosiddette opere impegnate.
"L'ora più buia" è un libro di spessore che fa tremare, diverte e commuove ma fa anche riflettere senza però essere saccente o pretenzioso. Finito di leggerlo rimane un vago senso dolceamaro di malinconia, come quando si dice addio ad un amico sapendo che non lo si rivedrà più.
So che le avventure dei nostri amici ammazza vampiri modenesi sono definitivamente terminate, almeno quelle in contesto vampirico, ma pur se la tentazione di rivederli all'opera è fortissima, come lettore prego Claudio Vergnani di non farsi tentare nello scrivere un ipotetico quarto libro. Non servono altri capitoli o aggiungere altro quando si è già raggiunta la perfezione!
Voto: 9
[Alessandro Balestra]

Incipit dal prologo
Sei tornata ancora. Una volta di più hai galleggiato bianchiccia e diafana nell'angolo scuro tra la parete e l'armadio, spalancando il buco nerissimo della tua bocca per pronunciare parole che non posso udire ma che tu dici, continui a dire, non ti stanchi di pronunciare.
Sudavo sotto le lenzuola, pieno di rimorso e disagio, ma per la prima volta ho voluto accettare che esistevi e che volevi parlarmi.
Ho allungato un braccio nel buio. Mi sono arrischiato a chiederti se eri davvero tu, già pentito di averti dato corpo ed esistenza con il mio rivolgermi.
Sei rimasta immobile - commossa o contrariata? - poi hai dischiuso la caverna della bocca; l'intera tua testa è scomparsa in quella voragine spalancata che ancora si dilatava e hai detto parole che di nuovo non ho udito, forse non comprendendo, forse perchè parli una lingua sconosciuta, dove i silenzi sono frasi e le pause parole.