Ectoplasm

di Clive Barker - pagine 203 - euro 5,11 - Sonzogno

Dopo l’interessantissimo “Infernalia”, ecco il secondo volume dei “Libri di sangue” di Clive Barker. Rispetto all’antologia “apripista”, “Ectoplasm” si rivela inferiore sebbene il marchio di Barker, con il suo misto di splatter, sterco ed erotismo al limite del porno, sia comunque evidente. Lo stile dei racconti è superiore alla media degli scrittori contemporanei, dal momento che lo scrittore inglese evita di adottare un linguaggio “commercial-giornalistico”; la media dei soggetti invece non garantisce quel fascino che sarebbe stato lecito attendersi.

Passiamo ora ad analizzare i cinque racconti presenti nell’antologia.
La palma del migliore va al qualitativo “Nuovi omicidi in Rue Morgue”. Come si evince dal titolo, si tratta di un chiaro omaggio a Edgar Allan Poe, seppure in salsa splatter. Protagonista è un settantenne, discendente del monsieur Dupin di Poe, che giunge in una Parigi morsa dal gelo per scagionare un amico dall’accusa di omicidio di primo grado. L’uomo, però, non sa che il suo vecchio amico gli sta nascondendo qualcosa di mostruoso. A commettere l’assassinio è stata una scimmia da lui addestrata a comportarsi come un essere umano. L’animale, ormai, sfuggito dal controllo del suo ammaestratore, se ne va in giro per la città armato di rasoio e ricoperto di profumo...
Gli altri quattro pezzi si equivalgano tra loro anche se forse “Paura” - una sorta di anticipazione di “Saw - L’enigmista” - ha una marcia in più sotto il profilo del coinvolgimento emotivo e della capacità di suscitare paura. La storia verte sugli esperimenti condotti da uno studente a danno di amici e conoscenti. Il ragazzo sottopone le vittime a torture aventi a oggetto le fobie di ognuna di esse, ma non lo fa per sadismo bensì per capire la paura che precede la morte e in tal modo vincere il proprio incubo più profondo.
Non mancano, poi, racconti assurdi (in senso positivo) che solo Barker può confezionare come “La sfida dell’Inferno” e “La pelle dei padri”. Nel primo elaborato viene raccontata una corsa podistica dove un concorrente deve gareggiare contro un demone inviato dall’inferno per vincere la corsa e scatenare così l’apocalisse. Nell’altro pezzo, una processione di demoni, dalle forme più bizzarre e dall’altezza superiore ai 3 metri, è alla ricerca del piccolo Aaron, bambino nato da un accoppiamento interazziale tra i demoni e una donna del posto. Le creature, però, dovranno vedersela con l’odio di un intera cittadina intenta a dar loro battaglia nonostante esse non siano aggressive.
Chiude l’antologia il discontinuo “Jacqueline Ess: le sue ultime volontà”, forse il meno interessante del lotto. In esso vengono proposte le vicissitudine di una donna capace di modellare la materia umana a suo piacimento, ciò che manca però è un legame forte che stimoli il lettore a divorare le pagine. D’effetto la descrizione del tipo che, a fine storia, tiene imprigionata Jacqueline in uno scantinato.
Nel complesso un’antologia horror che si legge bene, ma che non raggiunge i livelli di “Inferrnalia”.
Voto: 7
[Matteo Mancini]

Incipit
Uno studente imprigiona i suoi compagni per far emergere i loro segreti terrori; una donna disperata si scopre capace di rimodellare la materia umana; una città nel deserto deve affrontare il pericolo di entità demoniache; uno sportivo gareggia contro la morte e un nuovo orrendo delitto della Rue Morgue.
Le forze irrazionali abitano in noi e Barker ce le racconta in un crescendo di suspence, venato qua e là da un sottile “sense of humour”.