di Elizabeth Kostova - pagine 668 - euro 9,50 - Rizzoli
Una notte, curiosando nella biblioteca del padre, una ragazza fa una strana scoperta: un
fascio di vecchie lettere indirizzate "Al mio caro e sfortunato successore". E
accanto alle lettere, uno strano volume dalle pagine bianche, eccetto quelle centrali
raffiguranti un drago e la scritta "Drakulya". Quel libro è la chiave d'accesso
a un mistero - e a un orrore - sepolti nelle profondità della storia. Nei secoli,
generazioni di studiosi hanno rischiato la reputazione e la vita nel tentativo di
decifrarne l'enigma. E di scoprire la verità sul conte Vlad III detto l'Impalatore,
principe nella Valacchia medioevale, paladino della Cristianità contro le orde degli
invasori ottomani, il cui feroce regno ispirò la leggenda di Dracula.
Ora tocca alla giovane proseguire la ricerca, in un viaggio che la porterà da Amsterdam a
Istanbul, dalla Transilvania ai Pirenei, sulle tracce del mistero che avvolge il passato
della sua famiglia e lo lega indissolubilmente a un male antico quanto oscuro (dall'ultima di copertina).
"Il discepolo", romanzo di esordio della scrittrice
americana Elizabeth Kostova, rispolvera e rinnova il mito di Dracula che
rimane probabilmente il personaggio più celebre della narrativa dell'orrore.
Attraverso una raffinata ed elegante narrazione l'autrice ci accompagna in una
straordinaria avventura che mescola sapientemente eventi storici, leggenda e folklore e
che regala anche momenti di suggestivo terrore.
Nonostante il tema del vampirismo sia stato ampiamente sfruttato in ogni settore creativo,
l'opera della Kostova riesce ugualmente ad appassionare e stupire fin dalle prime pagine,
è ammirevole inoltre la minuziosa e dettagliata ricerca storica e geografica che
caratterizza tutto il romanzo.
In parole povere bisogna assolutamente leggerlo! Chi ama l'horror e le trame complesse e
ben costruite non rimarrà deluso.
Voto: 9
Incipit
Non è mai stata mia intenzione mettere per iscritto la storia che state per
leggere. Di recente, tuttavia, una serie di eventi mi ha spinta a ripensare agli episodi
più tormentati della mia vita e di quella delle persone che più ho amato. Questo è il
racconto di come, a sedici anni, andai alla ricerca di mio padre e del suo passato, di
come lui stesso si mise sulle tracce del suo adorato mentore, e di come insieme ci
trovammo a percorrere uno dei sentiri più bui della storia. E' il racconto di coloro che
sono sopravissuti alla ricerca e di chi invece non ce l'ha fatta, e del perchè. In
qualità di storica so bene che non tutti coloro che fanno ritorno al passato ne escono
vivi. Ma non solo in questo modo siamo in pericolo: a volta è la storia setessa che,
inesorabile, ci raggiunge allungando i suoi oscuri artigli.