Dieci piccoli indiani

di Agatha Christie - pagine 210 - euro 6,20 - Oscar Mondadori

Un misterioso invito conduce 10 personaggi a soggiornare in un'incantevole villa situata su Nigger Island, una sperduta isola rocciosa a poche miglia dalla costa inglese. Il proprietario, pur non essendo presente, lascia ai propri ospiti ogni genere di comodità e di lusso ma anche un inquietante messaggio registrato su un grammofono che li accusa di essere tutti degli assassini...

Quella che sembrava una rilassante vacanza si trasforma così in un terribile incubo poichè, ad uno ad uno, tutti gli invitati vengono uccisi da un killer tanto spietato e all'apparenza invisibile. Agatha Christie con "Dieci piccoli indiani" ha creato un vero e proprio capolavoro del giallo, pagina dopo pagina la tensione cresce fino a quando si arriva allo strabiliante colpo di scena finale. Un grande libro! Voto: 9,5

Incipit
In un angolo dello scompartimento fumatori di prima classe, il signor Wargrave, giudice da poco in pensione, tirò una boccata di fumo dal sigaro e scorse con interesse le notizie politiche del "Times". Poi, depose il giornale sulle ginocchia e guardò fuori dal finestrino. Il treno correva attraverso il Somerset.
Diede un'occhiata all'orologio: ancora due ore di viaggio.
Ripensò a quello che i giornali avevano scritto su Nigger Island. Anzitutto, la notizia dell'acquisto fatto da un milionario americano appassionato di crociere in panfilo, e la descrizione della casa moderna e lussuosa che aveva costruito su quella piccola isola al largo della costa del Devon. La sfortunata circostanza che la terza moglie del milionario soffrisse il mal di mare aveva portato alla vendita della casa e dell'isola. Numerosi annunci erano apparsi bene in vista sui giornali. Poi, la notizia che isola e casa erano state comperate da un certo signor Owen. Da quel momento, erano cominciati i pettegolezzi nelle rubriche mondane. Nigger Island era stata acquistata da Gabrielle Turl, la famosa diva di Hollywood, che voleva passarvi qualche mese in incognito... Un cronista, che si firmava "L'Ape operaia", aveva insinuato invece che si trattava di un rifugio per qualche personaggio di sangue reale. "Il Perdigiorno" sosteneva che l'isola era stata comprata per la luna di miele di un giovane lord che si era finalmente arreso a Cupido. "Giona" affermava di sapere che l'aveva acquistata l'Ammiragliato per compiervi misteriosi esperimenti segreti. Insomma, Nigger Island era diventata l'argomento del giorno. Il giudice Wargrave si tolse di tasca una lettera.