Regia: Tobe Hooper
Anno: 1995
Nazione: U.S.A.
Stephen King si sa, con i suoi incubi deliranti che si insinuano nell'ordinario ha da sempre attratto orde di lettori, dando modo a dozzine di produttori di attingere a piene mani dal suo pantheon di creature e trasformare i suoi libri in film di vario interesse ed appetibilità. The Mangler è uno di quelli che purtroppo non si annoverano tra le sue trasposizioni più interessanti e apprezzabili, anche se il regista è Tobe Hooper, a cui dobbiamo l'originale e più che ben fatto The Texas Chainsaw Massacre, a cui sono seguiti tutti i remake, prequel, sequel...tutti pessimi. In The Mangler manca più di qualcosa, purtroppo. Chi è nato negli anni ottanta-novanta non potrà mai dimenticare le sporadiche pubblicità di It il pagliaccio, il cui solo apparire per pochi secondi in tv ha letteralmente traumatizzato una intera generazione portandola alla clowrofobia più immotivata. Cosa che almeno a livello di interesse filmico si spera avvenga con ogni film ispirato dalle storie re del brivido, ma il risultato non è sempre è quello sperato.
The Mangler putroppo ha una storia che non sta in piedi, una macchina mostruosa, una stiratrice industriale che divora ogni cosa, assetata di sangue... l'idea della possessione di oggetti inanimati, frutto di paure infantili e della vita tormentata dello stesso scrittore non è affatto nuova nell'universo kinghiano, i suoi fan lo sanno bene, ma quello che lascia perplessi non poco è la storia in sè, non la creatura o l'idea di fondo. Come seguaci dell'orrore, ogni qualsivoglia creatura diventi nemica o pericolosa per la specie umana, dalle lumache alla polvere, se vi faranno un horror noi lo vedremo senza pregiudizi iniziali, solo finali (a meno che non si tratti di Moccia, in quel caso...).
Ma quello di cui continueremo a lamentarci, oltre all'idea clicherta o poco originale, è senz'altro la storia. Come si può pretendere di trasportare su pellicola una storia che non fa capire quello che succede? Una trama tirata, che non lascia intendere con che cosa hanno a che fare i protagonisti per buona parte del film e soprattutto, non rende chiare le motivazioni dei personaggi, cercando di correre ai ripari verso metà film, dato che è lasciato alla deriva con azioni quasi senza senso...troppo semplice così, troppo scontato e...infantile in senso negativo, ecco. Vada per la possessione, passi il cattivo storpio, ma il senso, Hooper... il senso della storia. E' quello che rende buono, bello o brutto un film, ricordi? Potrai essere un grande regista, ma se ti affidi a sceneggiature pessime... il film non si può salvare solo con il nome di chi ha dato l'idea e con una buona regia. Utile da vedere solo per i veri fan del Re o per gli appassionati di creature assassine impossibili...per tutti gli altri potrebbe procurare perplessità e qualche sbadiglio. E qualche sospetto verso il ferro da stiro.
Voto: 4
(John Smith)