Regia: Albert Band
Anno: 1988
I Ghoulies, progenie infernale evocata da perfidi adoratori di demoni vengono imprigionati e quasi distrutti; un incidente però libera il gruppo di pestiferi mostri, che per fuggire si nasconde nel camion di un gruppo di artisti da fiera... i ghouliers si ritroveranno così nel loro elemento, infestando letteralmente un'attrazione: l'antro di satana!
Tra i vari sottogeneri di mostriciattoli infernali che uccidono, di cui tutti conoscono i Gremlins, i più illustri figli, ecco che i Ghoulies si sono scavati la loro piccola nicchia nel cuore sanguinolento dei fanatici del genere: hanno come i gremlins fedeli cultori grazie al primo film, pellicola discreta, ma questo sequel con annesso sottotitolo "il principe degli scherzi" lascia perplessi dopo la visione...perchè principe degli scherzi? Forse perchè si parla di carrozzoni da fiera e quindi giostre e luna park? Perchè se si cerca un riscontro nel film, non si avranno nè gli scherzi, nè il principe. Tralasciando il fatto che in Italia i sottotitoli e gli stessi titoli vanno letti con cautela per capirne davvero il senso, dato l'immane e insensato stravolgimento di traduzione cui sono sottoposti, ecco che la sceneggiatura inizia a fare i primi scivoloni; location grezze e soprattutto ripetitive (sempre le stesse con elementi diversi), attrezzi di scena esasperati per rendere l'idea di cosa siano, come i simboli di pericolo adesivi su di un barile fumante lasciato aperto in mezzo alla stanza... dovrebbe essere acido, vero? Per non parlare delle azioni di alcuni personaggi secondari, che superato l'odio profondo che suscitano per la loro classica, monotona stupidità (guardacaso sono sempre i ragazzi bellocci e spacconi quelli che fanno questo effetto, o i classici ultimi del gruppo cerebrolesi) viene fortemente da pensare: ma quanto sono pappamolla questi ragazzoni americani dei film secondo gli sceneggiatori? E soprattutto, quanto diavolo sono forti 'sti mostriciattoli! Alti come puffo forzuto sotto steroidi, sono ricoperti da una pellicola di viscidume e dall'aspetto di -in ordine di bruttezza- una pantegana abnorme, un pipistrello dopato che appare e scompare solo per rompere le scatole ai buoni, un gatto caprino (si, mezzo gatto e mezzo capretto), un bebè lontano cugino del mostro della laguna e dulcius in fondo un incomprensibile bocca larga misto tra cane, rospo e rettile, con espressivi occhioni da cucciolo bastonato. E per prevenire qualche "Hooo!" di favoreggiamento per quest'ultimo, premetto che no, non è coccoloso. Per niente. Ed ecco a voi i Ghoulies! Questo è il variegato gruppetto di assassini che macellano persone come se fossero orde di uru-kai ad un rave party. Alla fine il loro design è lo stesso del primo film con qualche piccola differenza ma non è questo il problema, i mostriciattoli posticci e pupazzati ci piacciono...è per altro il cruccio. Vedere gatti satanici e topi giganti che uccidono giovani senza cervello è l'ideale per un patito di trash horror vecchio stile, ma non aspettatevi grasse risate o un senso alle loro azioni, si daranno tutti alle uccisioni più inutili e prevedibili e ad alcune ripicche, alcune sensate altre...bo.
Guardabile, ma solo se volete vedere qualcosa di moooolto leggero e moooolto poco impegnativo. Se cercavate un horror con mostriciattoli decenti, guardate per la centesima volta Gremlins. O il primo film Ghoulies, lì una trama con un senso c'era almeno. Naaa, meglio i Gremlins per andare sul sicuro. W i Mogwai!
Voto: 4
(John Smith)