Regia: Rick Sloane
Anno: 1988
Una neo-guardia notturna inseguendo un malvivente negli studios cinematografici dove lavora finisce per liberare accidentalmente degli hobgoblins, piccoli mostri alieni rinchiusi in un cavou dell'edificio, che creeranno enormi problemi nella piccola città con la loro perfidia e i loro poteri mentali.
Siete dei nostalgici dei Gremlins? Adorate i film con mosticiattoli pelosetti e assassini? Allora questo Hobgoblins... non è quello che cercate. Come a volercene sconsigliare la visione, gli stessi produttori italiani hanno scelto come sottotitolo la stirpe da estirpare... che dopo la visione potrebbe tranquillamente diventare il film da cancellare. Letteralmente, potreste usarlo per registarvi sopra la comunione di vostro cugino, tanto per recuperare il nastro della videocassetta.
La trama è quanto di più patetico e insensato uno sceneggiatore in crisi possa inventare, dando vita a delle brutte copie gattose dei ben più famosi mostriciattoli verdi. Questi hobgoblins sono esteticamente insignificanti; a metà tra i Critters e gatti ritardati con un principio di calvizie, non fanno altro che apparire dal nulla, usare i loro non tanto chiari poteri e realizzare i sogni della gente per poi farli uccidere dalle loro stesse fantasie (sogni che tutti possono vedere e con cui tutti possono interagire, sia chiaro).
Non per essere critici ma... questo non è un lavoro adatto ad un genio della lampada? Il binomio gatti alieni & poteri mentali è un'accoppiata azzardata ma ancora nuova per il genere horror, talmente prolifico da averci regalato i mostri più improbabili, ma gatti telepati mancavano all'appello... se la sceneggiatura non fosse stata così scadente, hobgoblins avrebbe potuto piazzarsi in una videoteca horror di tutto rispetto, o in quella segreta che non mostrereste mai agli amici per la penosità filmica. Inoltre, una ricerca su cosa siano questi maledetti "hobgoblins" si poteva anche fare, dato che questi mostriciattoli sembrano tutto all'infuori di hobgoblins. Un'occhiata al manuale di Dungeons and Dragons avrebbe aiutato se non volevano fare ricerche su Intenet ... musiche irrilevanti, trama stiracchiata e priva di effettivo senso logico, protagonisti che fanno praticamente tutto quello che non si dovrebbe fare... e si comportano come nerd alle prime armi con il mondo eterno. C'è anche un concerto incomprensibile piazzato a metà film solo per allungare il brodo... si regista, ce ne siamo accorti. Dieci minuti di grida live non possono essere state messe lì per puro caso. Nonostante questo però, i protagonisti non sono così malvagi, anche i tipi stereotipati come la coppia lui palestrato/ritardato e lei bella/facilola alla fine risultano simpatici; non si riesce ad odiarli, o almeno si sorride ogni tanto per i dialoghi ingenui e per i bizzarri siparietti a cui danno vita. Non per dare troppo spessore ad una pellicola che forse anzi, sicuramente non ne ha, ma si potrebbe notare una lieve critica alla società contemporanea americana, con luoghi di ritrovo volgari e lo stile di vita dissoluto dei giovani, ed una molto più pesante nei confronti della cultura militare, la cui bassezza e pochezza a volte viene fin troppo incoraggiata e mascherata con del facile patriottismo. Quindi, sorvolando sugli attori umani che alla fine riscuotono un minimo di simpatia, restano i mosticiattoli da odiare, questi hobgoblins per cui non si riesce proprio a fare il tifo, ma che ispirano solo un profondo fastidio anzi, si spera che li accoppino tutti al più presto.
Delle location, meglio non parlarne: corridoi scolastici adibiti a "studi cinematografici", una plasticissima porta di cassaforte modello super-deluxe da cartone animato presa in saldo da qualche svendita cinematografica, locali sotto casa con tre o quattro tavolini per rendere l'idea di un night-club, oltre al noleggio della macchinina da golf usata per gli spostamenti delle guardie di vigilanza... alla fine, non avranno speso neanche tanto per il film. Per gli altri veicoli, probabilmente gli stessi attori per poter partecipare hanno dovuto essere automuniti, dato che l'unica cosa che non manca nella pellicola sono le automobili. In definitiva, non prende neanche un pò come film sul genere piccoli, finti, bastardi e cattivi.
La cosa dispiace non poco, perché le serie di film con protagonisti mostriciattoli assetati di sangue di qualsivoglia origine ha sempre avuto una moltitudine di fans orgogliosi. L'unica salvezza del film è la comicità ingenua e gratuita che permea tutta la pellicola... ma solo questo, null'altro. Sconsigliato praticamente a tutti, è un'enorme, dolorosa delusione.
Voto: 3
(John Smith)