Regia: Quentin Dupieux
Cast: Stephen Spinella, Jack Plotnick, Wings Hauser, Roxane Mesquida, Ethan Cohn, Charley Koontz
Anno: 2010
Uno pneummatico si risveglia nel deserto ed inizia una spietata crociata personale contro qualsiasi essere, animale o cosa si pari sul suo cammino.
Il genio rasenta sempre la follia, si sa. Ma guardando Rubber, non si sa se gridare al genio o telefonare al manicomio. Quentin Dupiex dirige un film visivamente pulito e ben fatto, con musiche quasi nulle, tutto incentrato sull'assurdità della trama che attrae senza alcun dubbio lo spettatore. Il personaggio dello sceriffo, non appena inizia il film, ci avvisa che per ogni cosa, in questo film, non c'è un motivo; tutti i più grandi film hanno un "non-motivo" che li ha resi grandi, domande che tutti si sono posti ma a cui nessuno ha mai risposto. E Rubber è il film che omaggia queste domande. Ogni scena fa sorgere la domanda "perché?" Ma continuiamo ugualmente a vedere il film, "perché no?" è l'unica risposta plausibile. Personaggi che sanno di essere protagonisti di un film, spettatori che sanno di essere pubblico e guardano da lontano lo svolgersi della trama dal vivo, come se fossero al teatro o ad un vecchio drive-in, infastiditi ogni tanto da una maschera-dipendente del sistema filmico che va e viene dal palco alla platea, cercando di distrarre ed eliminare (letteralmente) il pubblico, per impedirgli la visione e quindi poter interropere il film. Originale, e pieno di cliché che tutti gli amanti dell'horror riconosceranno. Dupiex ama l'horror e il cinema in generale e questo si vede. Le scene, le inquadrature, sono tra le più classiche di ogni film horror che si rispetti, ma l'originalità di Rubber sta proprio nello spiazzare lo spettatore che si crogiola nella sicurezza del già visto. Il regista sembra dire certo che lo hai già visto un film dove un mostro uccide e punta la bella, ma hai mai visto una ruota fare queste cose? No, certo che no. Tutti i fan dell'horror, soprattutto dei b movie, sanno che in molti di questi film i protagonisti perdono buona parte del tempo scenico ad ingegnarsi su di un piano macchiavellico e snervante per uccidere il mostro, e poi il piano neanche riesce. Rubber non fa eccezione, ma la soddisfazione è grande quando nel bel mezzo del piano sopraggiunge uno spettatore superstite che rimprovera i personaggi per la perdita di tempo e l'inutilità del piano stesso. Geniale. O folle, solo il tempo e un altro film di Dupiex lo potranno decidere. Le scene delle uccisioni sono fantastiche, lo pneummatico psicopatico è in grado di far esplodere la testa delle persone con i suoi poteri psicocinetici... cosa si può volere i più? Robert (vedere i titoli di coda per credere!) è un attore straordinario; mai visto uno pneummatico più vivo ed espressivo. E il finale lascia ben sperare in un seguito; Rubber 2: La Vendetta delle Ruote... speriamo al cinema.
Un dubbio assillerà tutti coloro che vedranno Rubber: perchè nel film di Steven Spielberg E.T. L'alieno è marrore? Consigliato per passare una serata tranquilla vedendo qualcosa che stravolge tutto quello a cui siamo abituati e in cui crediamo. Tipo che gli oggetti possano uccidere con la mente. Siete avvertiti, non guarderete mai più una ruota con gli stessi occhi.
Note: iIl film è stato visionato da una versione sottotitolata dai bravissimi Bowlingball Fansub. Essendo straordinariamente raro in Italia, credo sia una delle poche versioni tradotte nella nostra lingua.
Robert lo pneummatico è stato candidato all'oscar come miglior attore protagonista. In un'intervista ha dichiarato che cercare di rotolare da solo è stata una delle cose più difficili che avesse mai fatto nella sua vita.
Voto: 6
(John Smith)