World War Z

Regia: Marc Forster
Cast: Brad Pitt, Mireille Enos, Daniella Kertesz, James Badge Dale, David Morse, Fana Mokoena, David Andrews, Sterling Jerins, Abigail Hargrove, Peter Capaldi, Pierfrancesco Favino, Ludi Boeken, Grégory Fitoussi
Soggetto: Max Brooks (romanzo World War Z. La guerra mondiale degli zombi)
Sceneggiatura: Damon Lindelof, Matthew Michael Carnahan, Drew Goddard
Produttore: Brad Pitt, Ian Bryce, Dede Gardner, Jeremy Kleiner
Fotografia: Robert Richardson
Montaggio: Matt Chesse
Effetti speciali: Luke Marcel, Ken Petrie, László Pintér, Tibor Skornyak, Alastair Vardy
Musiche: Marco Beltrami
Scenografia: Nigel Phelps
Costumi: Mayes C. Rubeo
Trucco: Krisztina Fehér, Carmel Jackson, Gemma Richards, Luigi Rocchetti, Sian Turner
Paese: Stati Uniti d'America, Malta
Anno: 2013
Durata: 116 minuti

TRAMA

Dopo alcuni casi di violenza isolati, improvvisamente in ogni angolo del globo, si scatena l'inferno nel momento in cui una sorta di follia omicida trasforma gran parte della popolazione mondiale in feroci zombie assassini. In ogni città orde di morti viventi si riversano per le strade seminando il panico e diffondendo ulteriormente il contagio. Tra i pochi che riescono a mettersi in salvo a bordo di una nave militare vi sono Gerry Lane, ex funzionario delle Nazioni Unite, e la sua famiglia. Ma ben presto a Gerry viene imposta una missione impossibile: accompagnare il virologo Fassbach in Corea del Sud, da cui è giunta notizia di un probabile paziente zero, per scoprire una cura contro il virus.

RECENSIONE

Dopo una travagliata produzione durata parecchi mesi finalmente è uscito nelle sale l'adattamento cinematografico (o meglio la riscrittura totale) del romanzo di Max Brooks. Come una sorta di scenografia si può dire che il libro fa da sfondo alla trama del film, gli elementi in comune infatti sono ben pochi.
Tolto questo il timore di tutti gli appassionati di zombie era quello di trovarsi di fronte ad una pessima e costosa pellicola. Non è la prima volta infatti che vincoli, paletti e compagnia bella imposti da grosse produzioni come quella di "World War Z" abbiano mandato in fumo progetti con grosse potenzialità.
Fortunamente però Marc Forster è riuscito a creare non solo un film dignitoso, godibile e ricco di tensione ma ha avuto la capacità di parlare di zombie senza versare una sola goccia di sangue, cosa fino a ieri impossibile da concepire. In "World War Z" infatti non ci sono squartamenti, budella o banchetti "zombeschi".
Anche se le creature di Forster si ispirano tantissimo a quelle di "28 giorni dopo", riescono ugualmente a terrorizzare grazie ad una furia senza precedenti. Memorabile e spaventosa la scena dell'assedio a Gerusalemme.
In conclusione un film onesto, da temere invece un eventuale, e probabile, seguito.
Voto: 6,5
(Alessandro Balestra)